Il meglio dalle arene. E “92 minuti di applausi” a Villaggio

Continua la caccia ai film da scoprire nelle arene. Partiamo da Faenza e dalla sua Arena Borghesi, che ripropone tanti titoli che da noi sono passati inosservati. Salta subito all’occhio giovedì 6 Condotta, un film cubano, selezionato per il suo paese per l’Oscar (ma che non è entrato nella cinquina) e nominato ai premi Goya (Oscar spagnoli) per il miglior film latino americano. Si parla di un undicenne ribelle, anche e soprattutto a causa della situazione familiare e del suo difficile rapporto con le istituzioni scolastiche. Un ritratto che vuole essere non solo di persone, ma anche di un paese come Cuba, che ha una storia molto più grande delle sue dimensioni e che sta attraversando un periodo di cambiamenti. Bravissima la protagonista Alina Rodriguez. Arriviamo a sabato 8 e troviamo Il cliente di Asghar Farhadi, uno dei migliori film dello scorso anno, con tanto di Oscar come film straniero e premi importanti al Festival di Cannes, come la sceneggiatura e l’attore protagonista Shahab Hosseini. Siamo ancora una volta in un paese lontano da noi per tante ragioni come l’Iran, nella cui capitale Teheran troviamo una coppia di attori che mette in scena Morte di un commesso viaggiatore, ma si ritrova a cambiare casa, trovando un’abitazione non propriamente invulnerabile a indesiderati visitatori. I livelli di narrazione sono due, teatro e cinema, e anche in questo caso il regista, attraverso i suoi personaggi, ci parla del suo paese e della censura che purtroppo (anche) lì gode di ottima salute. Il cliente è in programmazione anche a Bagnacavallo venerdì 7 e all’Arena di Lugo martedì 11. Lunedì 10 invece, sempre a Faenza ,è tempo di classici gratuiti e questa settimana si ha l’occasione di gustarsi un vero e proprio caposaldo della storia del cinema: Le catene della colpa di Jacques Tourneur del 1947, con Robert Mitchum e Kirk Douglas. Grandissimo noir, come i più noti Il falcone maltese, Il grande sonno o il capolavoro assoluto La fiamma del peccato (quei pochi che non conoscono, rimedino), di cui non stiamo neanche a svelare la trama, se non specificando che il titolo è molto esplicito. Un ponte tra l’Arena Borghesi e la Rocca di Ravenna è dato dalla programmazione di una delle commedie musicali più gradevoli degli ultimi anni, quel Sing Street di cui si è già parlato positivamente durante l’anno. In entrambe le città il titolo è previsto per mercoledì 12. Altro film di cui si è già parlato due settimane fa è Cuori puri di Roberto de Paolis, un’opera italiana invisibile e interessante, alla Rocca giovedì 6. Settimana “francese” a Ravenna, per due buoni titoli drammatici come Quello che so di lei (venerdì 7) e Il medico di campagna (sabato 8): entrambi parlano di medici che si trovano in un periodo di difficoltà, e del loro modo di cercare di uscire dalle situazioni difficili. No, non è Grey’s Anatomy. A Bagnacavallo una deliziosa commedia surreale italiana, Orecchie (giovedì 6), dove il protagonista “lotta” contro mal d’orecchi e di memoria e il giapponese Ritratto di famiglia con tempesta (sabato 8), il cui titolo a livello di trama dice davvero tutto – in senso buono eh – in programma anche venerdì 7 all’Arena di Lugo che unisce a un’ottima programmazione la bella abitudine dell’ingresso gratuito per i film del giovedì: il 6 è la volta di Cafe Society del grande Woody Allen.
In tv, nel frattempo, ubriacatevi di Fantozzi per dedicare “92 minuti di applausi” al grandissimo Paolo Villaggio.

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