Julia Roberts ed Ethan Hawke in un kolossal con luci e ombre

CREATOR: Gd Jpeg V1.0 (using IJG JPEG V80), Quality = 85

Il mondo dietro di te (di Sam Esmail, 2023)
Una famiglia più che benestante decide di passare il weekend in una lussuosa villa in affitto a Long Island con i due figli adolescenti. Non appena arrivano in zona, i protagonisti assistono all’arenarsi nella spiaggia di una petroliera, evento incredibile e inspiegabile che purtroppo per loro sarà solo il primo di una lunga serie. In una villa dove non c’è connessione internet (la figlia seguiva la serie Friends), i quattro ricevono la visita di un uomo e sua figlia, che sostengono di essere i proprietari della casa e chiedono soltanto di poter trascorrere lì la notte, in seguito a un blackout che ha colpito la loro zona di residenza. Nel decidere se accettare la richiesta (accompagnata da un ottimo conguaglio economico), appare un messaggio a reti unificate di emergenza nazionale, che getta tutti nel panico.

Nonostante l’abitudine consolidata alle piattaforme, vedere arrivare direttamente a casa un inedito con due attori del calibro di Julia Roberts ed Ethan Hawke, fa ancora un certo effetto. Il mondo dietro di te è scritto e diretto dall’autore della nota serie Mr. Robot e accanto ai due mostri sacri non possiamo non citare Mahershala Ali (specialista nei ruoli da non protagonista, visti i due Oscar) e una comparsata di un’icona anni Ottanta (e non solo) come Kevin Bacon. Ma il film com’è? Perché distribuirlo direttamente in streaming? Bollata con un bel “e chi lo sa” la seconda domanda, concentriamoci sul quesito più importante e tiriamo fuori i grandi pregi e i non trascurabili difetti di quello che a tutti gli effetti è un buon film, che dura certamente troppo (quasi due ore e venti) e ha momenti di stanca che forse ci suggeriscono il motivo del non passaggio in sala; dalla parte dei pregi la parte del padrone la gioca la suspense, orchestrata benissimo dalla storia, dalla regia e dal cast, mostrando nella prima parte scene inverosimili tanto allo spettatore quanto ai protagonisti, per poi aprire l’orizzonte della chiarezza senza giungere necessariamente al cosiddetto ”spiegone finale”.

Chi guarda il film è intrappolato in casa con i protagonisti, pur senza immedesimarsi o provare alcuna empatia, perché ognuno di loro mostra un lato oscuro che non fa ben sperare. Ciò che succede fuori è soltanto, quindi, percepito, e diventa man mano causa di scontro tra due realtà familiari molto diverse; uno scontro decisamente psicologico che a volte può generare curiosità e attrazione, mentre fuori sta succedendo qualcosa di grave ed indefinito. Un film che suscita interesse ed è impossibile da abbandonare, che a volte zoppica e il suo andamento è compensato dalla prestazione di un cast di altissimo livello che mantiene tutte le sue promesse (e nel quale svariano a loro agio anche i giovanissimi comprimari): una visione casalinga che ha salvato la pellicola da un probabile flop e che verrà pian piano valutata e apprezzata per la sua originalità e struttura.

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