La moda estiva di dare titoli indegni a film anche interessanti

Humpday - Un mercoledì da sballo
di Lynn Shelton
Con l’estate alle porte, gli appassionati di cinema provano due sensazioni contrastanti: felicità perché dopo una stagione di film commerciali escono finalmente pellicole di qualità relegati a fondi di magazzino estivi; rassegnata rabbia perchè questi film escono di solito con titoli assurdi e adattamenti anche peggiori.
In questo “mercoledì da sballo” non è il titolo a innervosire (“humpday” è proprio il mercoledì), quanto l’adattamento ai dialoghi e il doppiaggio stesso: un film basato quasi interamente su parole, si regge su dialoghi che nessuna persona pronuncerebbe mai. In più, la scelta di far doppiare i protagonisti a Lillo e Greg (che per chi scrive sono due bravissimi attori) si è rivelata completamente sballata. Peccato perché il film, nonostante qualche lungaggine verbale di troppo (finale quasi insostenibile) è una commedia originale che sfiora con intelligenza il tema dell’omosessualità e che crea personaggi credibili. I due protagonisti sono vecchi amici al college e si incontrano dopo anni. Uno è sposato e cerca di allargare la famiglia, l’altro è un novello Kerouac, in cerca di nuove avventure. Dopo una festa (e tante chiacchiere) decidono di provare l’esperienza omosessuale, con la scusa di girare un “film porno culturale” ” (il titolo si riferisce anche al festival del cinema porno d’autore “Hump Festival”). Se lo faranno o meno poco importa, il film diretto dalla Shelton vuole semplicemente aprire una finestra interiore sull’animo umano, sui suoi desideri e sulla voglia di compiere qualcosa di stupefacente che metta alla prova il proprio io. Il tema dell’omosessualità è un pretesto, è un esempio di eccezionalità per due ragazzi etero, anche se nel film ci sono due ragazze lesbiche (una delle quali è proprio la regista). A parte l’adattamento, il film ha tutti i difetti del cinema indipendente a tutti i costi, a cominciare proprio dall’eccessiva verbosità dei dialoghi. Peccato perché sia i personaggi che le situazioni sono interessanti e vere, le provocazioni azzeccate e alcune battute proprio forti. Occasione parzialmente persa.
Voto 5,5  

SuXbad - Tre menti sopra il pelo
di Greg Mottola
La corona di”re” dei titoli idioti spetta a questa gradevolissima commedia uscita un paio di estati fa e vista solo da qualche adolescente post-mocciano. Lasciando perdere subito il titolo, SuXbad (“sfigatissimi”) è un divertentissimo racconto di formazione per ragazzi. Due liceali minorenni, invitati a una festa, devono procurare le bevande alcoliche: ingaggiano un amico nerd che usano come paravento. Non tutto andrà come previsto, anzi per il nerd MacLovin’ (interpretato dal bravissimo debuttante Christopher Mintz-Plasse) si tratterà della notte più bella della sua vita. I due giovani protagonisti, pur caricaturali, sono tracciati con realismo: il primo, amante del turpiloquio, è ossessionato dal sesso e dal divertimento; il secondo, più timido, cerca un futuro. Cast perfetto composto anche da attori noti (Michael Cera, Seth Rogen), il bravo Greg Mottola (Adventureland) dirige una commedia ironica, a tratti demenziale ma anche intelligente e delicata, nel trattare un’età difficile e le sue problematiche. A lui le nostre scuse per l’indegno titolo italiano.
Voto 6,5

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