La pazza storia del mondo… di Mel Brooks

La pazza storia del mondo, Parte II (Miniserie, 8 episodi, 2023)

Tutti coloro che negli anni 80 sono stati adolescenti sono diventati cinematograficamente adulti attraverso i film demenziali, da L’aereo più pazzo del mondo a Una pallottola spuntata, passando per Top Secret e i film di Mel Brooks, che il meglio lo aveva dato nel decennio precedente, ma che in televisione passava spesso e volentieri.

La pazza storia del mondo, del 1981, è stato uno dei suoi film più sfacciatamente demenziali e tra i meno amati della critica, ma a noi adolescenti le battute (spesso grevi) su come Mosè ha ridotto i comandamenti da 15 a 10, o come uno spinello gigante potesse stordire i centurioni, o su quanto fosse bello fare il Re in Francia, facevano molto ridere. E a nel  film c’era il trailer della seconda parte, perché in originale si chiamava History of the World, Part I, dove si mostrava un funerale vichingo, ebrei nello spazio e un Hitler campione di pattinaggio su ghiaccio. Visto che non c’era modo di cercare su internet, si giravano le videoteche a chiedere questa inesistente “parte due”, che in realtà era semplicemente l’ultima gag (in realtà una citazione molto colta, cercate in rete) di Mel Brooks del film.

Fino al 2023! Prodotto e narrato dal novantaseienne (!) regista, la Parte II è uscita sotto forma di serie tv su Disney, realizzata da una squadra di sceneggiatori e registi che hanno fatto di tutto per rendere a uno dei sequel più lontani nel tempo (42 anni), la fedeltà all’originale, fin dalla prima attesissima gag, Hitler on Ice. Infatti, il film è composto da alcuni sketch francamente terribili, insieme ad altri fortunatamente riusciti: la Guerra di Secessione, la sitcom Shirley Chisholm (prima donna nera eletta alla Camera, tra i democratici), Gesù e Giuda e la Rivoluzione russa funzionano e mostrano lo spirito comico di Mel Brooks, fatto di battute dissacranti su chiunque, volgarità volute, flatulenze, barzellette, giochi di parole e soprattutto ancora musica e cabaret, vera passione del regista. Ciò che è apprezzabile è come il presente sia perfettamente contestualizzato nella storia del mondo: per esempio si assiste alla rampolla Romanov in versione social influencer, o all’uso della metropolitana nella Guerra Civile, con estrema naturalità e semplicità. La struttura di ogni episodio è composta da brevissime gag, alcune autoconclusive, altre come episodi dentro gli episodi, in modo tale da disorientare lo spettatore soprattutto nel capire se questa Storia gli stia piacendo.

Operazione storica, filologica e atta ad omaggiare un autore ancora vivo e pimpante, questa seconda Pazza storia del mondo piacerà soprattutto a quegli ex adolescenti di quarant’anni fa, nostalgici di un po’ di sano cinema demenziale. Per gli altri… riguardatevi il primo episodio poi decidete con serenità.

Mel Brooks ha appena compiuto 97 anni e alla cerimonia del 2024 riceverà l’Oscar alla Carriera

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