Le tensioni tra bianchi e neri a ritmo di hip hop

BlindspottingBlindspotting (di Leslye Headland, 2015)
Colin sta scontando gli ultimi tre giorni di libertà condizionata, pena dovuta al coinvolgimento in una rissa. Siamo a Oakland, in California, città dove il colore della pelle è ancora purtroppo un pesante biglietto da visita. Colin lavora per un’agenzia di traslochi accanto al suo migliore amico Miles, che a differenza di Colin è bianco ed è dotato di carattere non propriamente semplice e accomodante. Settantadue ore che sembrano un’eternità se passate con Miles che, in maniera del tutto involontaria, provocherà al protagonista non pochi grattacapi; inoltre Colin assisterà all’omicidio a freddo di un ragazzo di colore da parte di un poliziotto.

Se negli anni ottanta era Spike Lee a fare la cosa giusta, dopo sei lustri emergono giovani autori e nuove voci che spostano l’ambientazione sulle strade di una California non rose e fiori come è Los Angeles, ma fatta di bande e povertà e narrata a ritmo di hip hop. Già il titolo è una trovata geniale: il “blindspotting” è il punto cieco, un punto di vista dentro il quale si rischia di fossilizzarsi senza più riuscire a vederne il contesto e il contorno, risultando ottuso.

Scritto dai due protagonisti Daveed Diggs e Rafael Casal, il film è una geniale miscellanea di divertimento, tensione e dramma, con un ritmo incalzante e scandito continuamente dalla musica hip hop, vera nota dominante della vicenda.
Non a caso, il magnifico e drammatico monologo finale del film è proposto, con una notevole e surreale licenza poetica, proprio con ritmica hip hop, stavolta senza musica per sottolinearne l’alto tasso drammatico. La tensione che aleggia per tutto il film è, come detto, spesso stemperata da dialoghi e battute brillanti, ma si cammina per tutta la vicenda su un ideale cornicione: non può certo passare inosservata la scena in cui Colin porta a casa una pistola “per difendere moglie e figlioletta” di 3 anni, e quest’ultima mentre gli adulti sono impegnati in altro, la impugna puntandosela innocentemente contro. Una scena che dovrebbe far riflettere tutti noi, visto il periodo che stiamo vivendo.

Blindspotting è un film stupendo, tra i migliori visti negli ultimi anni, e ovviamente inedito. Nell’attesa dell’acquisto in streaming da parte di qualcuno (sono convinto che succederà), potete scaricarvi i sottotitoli italiani.

Capitolo arene estive. Si segnala a Faenza l’Arena Cinema Europa con un’intelligente programmazione tematica, mentre continuano spedite Bagnacavallo, la Borghesi di Faenza, l’Arena del Sole a Lido di Classe, e la Rocca di Ravenna… senza dimenticare chi abbina il cinema a un buon calice, come Cinema Divino. Buone visioni.

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