Lo stesso delitto in 4 epoche diverse: una serie che intriga, con un “ma”

Bodies (miniserie tv, 8 episodi, 2023)

Bodies

La trama della nuova miniserie inglese di Netflix potrebbe sembrare banale: in un vicolo di Londra viene rinvenuto un cadavere nudo, senza un occhio, come se gli avessero sparato. Se però aggiungiamo che questo corpo appare nelle stesse modalità nel 2023, nel 1941, nel 1890 e in un altro periodo da non svelare, la questione inizia a farsi intrigante. Basata sull’omonima graphic novel della DC Comics intitolata Vertigo, la serie si configura come un thriller distopico, estremamente intricato, dove gli spazi temporali e la possibilità di viaggiare nel tempo stesso costituiscono la spina dorsale della narrazione.

Qualche anno fa ci aveva provato la serie tedesca Dark a tessere una complicatissima tela di eventi, cercando di sciogliere un bandolo della matassa in quel caso troppo imbrigliato: come risultato finale, la serie, dopo troppe giravolte su se stessa, si era persa da sola. Bodies parte da quattro indagini, condotte da quattro poliziotti diversi, sia in epoche diverse che in modalità e contesti non solo temporali o di costumi, estremamente variegati.

Il cast ci dice che la produzione abbia puntato molto su Bodies, perché composto da star del piccolo e grande schermo, inglesi e non, come Sheila Haas (Unhortodox), Stephen Graham (Snatch), Jacob Fortune-Lloyd (La regina degli scacchi), fino ad arrivare, a proposito di scacchi, alla star hollywoodiana Greta Scacchi. Lo svolgimento della trama appare subito intelligente, perché i nodi si creano solo nella prima parte della serie per poi essere pian piano sciolti, senza caricare lo spettatore di nuovi, inquietanti elementi.

Se il mistero viene risolto fino in fondo non è bene scriverlo qui ma non si può non ammettere che gli sceneggiatori abbiano avuto cura dello spettatore, risparmiando inutili torture ed enigmi insolubili. Un altro pregio di Bodies è la cura dei dettagli nel rappresentare i diversi periodi storici, nonché nel trasmettere in modo più che discreto le diverse atmosfere, grazie anche a un ottimo montaggio che alterna le scene nei diversi periodi e nelle simili ma diverse indagini. Ciò che delude lievemente è l’ansia di piacere e di mantenere il solito noioso schema “buoni contro cattivi” che puntualmente viene rispettato e seguito con troppa precisione, che influenza non poco lo svolgimento e lo sviluppo del finale, una volta resi noti gli ingranaggi.

E aggiungiamo che anche Bodies soffre del solito vizio di lasciare una porta aperta a un’eventuale continuazione della serie, sperando che il piccolo e preoccupante dettaglio che ci viene mostrato non venga sfruttato per continuare all’infinito (o quasi) una storia ben ideata, ben costruita e complessivamente godibile. Storceranno un po’ il naso i puristi del genere, ma Bodies è un prodotto di massa, pronto ad accaparrarsi il grande pubblico. Succede.

 

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