“Beef”, quando il noir asiatico sbarca in California

Beef – Lo scontro (serie di Lee Sung Jin, 2023)

Sulle strade della California nasce un pesantissimo diverbio tra il furgoncino del tuttofare Danny Cho e la lussuosa auto della top manager Amy Lau, che sfocia in un inseguimento e la promessa di vendetta reciproca, una caccia che sarà il motivo narrante delle dieci puntate che compongono la serie Beef-Lo scontro.

L’analisi dei personaggi, delle loro vite e del loro background accompagnano le puntate e ci aiutano a capire meglio quello che diventerà ben presto uno scontro sociale, perché Danny, con la sua ditta di ristrutturazione, è sull’orlo del fallimento, travolto dai debiti e dall’impossibilità di dare una sistemazione ai suoi genitori; dall’altra sponda, Amy è pervasa da pensieri legati però alla possibilità di vendere la propria attività e ricavarci una montagna di soldi tale da permetterle di dedicarsi finalmente alla figlioletta.

Ogni puntata è teatro di una sorta di sfida, di uno scambio tra dispetti sempre più meschini, che sfociano sempre in un furbo, estremo e quasi sconvolgente finale sospeso che non vuole decretare un vero e proprio vincitore. La durata non eccessiva degli episodi, attorno ai 40 minuti, contribuisce a uno dei maggiori pregi della serie, un ritmo serrato che porta le vicende su binari ad alta velocità che non darebbero modo di staccare neanche allo spettatore meno coinvolto. Il duo di attori è fantastico, con Ali Wong che è un’attrice comica molto nota in patria. Da non perdere, tra i personaggi minori, la miliardaria capricciosa interpretata da Maria Bello.

Beef è stato paragonato, in maniera anche qui scaltra, a Parasite, ma tutt’altro che a torto, perché l’escalation di eventi porteranno a situazioni sempre più assurde, ma non per questo meno coinvolgenti. Il risultato è una commedia nera americana che però vede protagonisti due persone asiatiche, di estrazione sociale ben differente ma sicuramente radicatesi nella società occidentale; una commedia in cui la gestione della rabbia rappresenta il tema principale e viene sviluppato con abbondanti e forse eccessive dosi di ironia.

Il sottotesto sociale, sempre presente, non deve però trarci in inganno: Beef è una serie divertentissima, geniale, dai ritmi vertiginosi e con un montaggio perfetto che scandisce ogni episodio. Una serie consigliatissima a tutti, anche se lo spettatore non abituato al cinema nero asiatico potrebbe non gradirla fino in fondo, sebbene sia davvero difficile non riconoscersi nei primi dieci minuti della storia: chi di noi, davanti a un pirata della strada, non si è imbestialito al punto tale da rischiare uno scontro?

Nata come serie autoconclusiva, si teme invece possa andare avanti, visto il successo. Su Netflix.

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