Quel film medio con Zac Efron e la bella commedia snobbata dall’Italia

Quel momento imbarazzante (di Tom Gormican, 2014) Bentornati, avevamo finito con Zac Efron, e ricominciamo con lui che, dopo la complessiva riuscita di Cattivi vicini, cerca il bis di pubblico e critica. Tre ragazzi, in bilico tra storie più o meno solide, decidono di restare single per solidarietà reciproca, per non arrivare al momento imbarazzante del titolo in cui la donna di turno chiede il termometro della relazione. Ognuno di loro, dalla promessa in poi, sarà tentato in maniera irrimediabile. Efron è in buona compagnia: infatti a completare il terzetto sono l’emergente Michael B. Jordan (che ricordiamo nel purtroppo attualissimo Fruitvale Station) e l’esperto di teen comedy (ma da noi sconosciuto o quasi) Miles Teller, protagonista appunto di Un compleanno da leoni, Project X e il sentimentale, inedito e di prossima recensione The Spectacular Now. Quel momento imbarazzante è certamente una commedia sentimentale, abbastanza indipendente (nel senso che non segue canoni banali), che fa sorridere ma non ridere, e che strizza più di un occhio alla cinematografia affine anni ottanta. Un film medio, che non lascia amaro in bocca, ma che neanche fa strappare i capelli, coi i suoi limiti e i suoi pregi, quest’ultimi presenti in alcune scene, soprattutto quella dell’approccio di Efron alla ragazza di turno in discoteca. Anche il finale non è male, allegro ma non così lieto, che in realtà rimanda all’inizio cercando di fare apparire le vicende del film come una routine che tende a ripetersi nei (quasi) trentenni d’oggi. Non brutto, suvvia, il film parla a una gioventù di un passaggio delicato tra giovinezza ed età adulta. Lo hanno fatto tutti, uno in più non guasta. Gran successo in patria.
Robot And Frank (di Jake Schreier, 2012) Proviene dall’inesauribile Sundance Festival questo film leggero, politicamente scorretto e divertente. In un futuro prossimo, l’anziano Frank si vede recapitare dal figlio non una badante ma un robot! L’anziano, che inizia a soffrire dei primi sintomi di demenza, dapprima lo rifiuta nella sua totalità, poi lo addestra in quella che è sempre stata la sua segreta passione: il furto. Un bravissimo Frank Langella è affiancato da un gruppo di attori di tutto rispetto, da Susan Sarandon a Liv Tyler, contribuendo in maniera determinante nella riuscita della commedia. Come per il film di Gormican, anche qui siamo nel terreno della commedia disimpegnata, simpatica, un po’ più intelligente delle altre e godibile. In aggiunta, una seppur lieve ma non banale riflessione sull’essere anziani e soli, nonché sul rapporto che i figli ormai grandi instaurano con i genitori che non riescono a farcela da soli. Tutti questi ingredienti hanno portato a un simpaticissimo oblio da parte dei distributori italiani che non lo hanno mai preso in considerazione, nonostante l’apprezzata proiezione al festival di Torino, relegandolo così a oggetto visibile soltanto in compagnia degli immancabili sottotitoli italiani.

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