Rec 2 e 24 Hour Party People, dall’horror alla musica, due piccoli film per grandi passioni

REC 2 di Jaume Balaguerò e Paco Plaza
Rec 2 è un seguito, ma non solo. Seguito di Rec (2007), in cui una rampante reporter televisiva seguiva, accompagnata da un fedele cameraman con in mano una telecamera perennemente accesa, il lavoro giornaliero in una caserma di pompieri.

Il gruppo arrivava in una palazzina da cui provenivano rumori sinistri e non se ne usciva più fuori. Trama convenzionale per un horror, ma curioso e coinvolgente mostrare il tutto attraverso l’occhio del cameraman della giornalista, portando lo spettatore a una visione in prima persona. In questo seguito, visto che dall’esterno non si è più saputo niente dei fatti della palazzina, un funzionario governativo accompagnato da quattro poliziotti rientra nella palazzina proprio quando, temporalmente, finisce Rec. Si torna, quindi, a percorrere il percorso dell’originale sotto un altro punto di vista, dando insolitamente allo spettatore (che ha già visto il primo) il vantaggio di sapere cosa succede all’interno. I punti di vista però in questo seguito si moltiplicheranno, visto che il titolo originale del film è Rec al quadrato. Per gli appassionati di horror, che in questo periodo non hanno voglia di guardare i puffi in 3D è una chicca. Ma solo per loro. 7

24 Hour Party People di Michael Winterbottom
«Il 4 giugno i Sex Pistols suonano a Manchester per la prima volta. Ci sono solo 42 persone. E dopo quel concerto produrranno opere meravigliose. Per esempio dietro di me ci sono gli Stiff Kitten, che diventeranno poi Joy Division, per diventare più tardi i New Order». La storia di Tony Wilson (interpretato da un bravissimo Steve Coogan) che con il suo programma e la sua etichetta (la Factory Records) ci introduce in questo incalzante tuffo nell’Inghilterra che sta per essere travolta da quell’onda meravigliosa e imponente che è stato il punk e l’inizio dell’era in cui «anche l’uomo bianco iniziò a ballare». Le vicende di questi gruppi si incrociano con quelle del club Haçienda, di proprietà della stessa Factory Records, mecca della Club Culture che annovera alla consolle famosi Deejay quali Chemical Brothers e Moby. Attraverso gli occhi di Wilson, e da un suo romanzo autobiografico, il pluripremiato regista Michael Winterbottom racconta oltre vent’anni di storia della musica, dal punk all’elettronica, portando Manchester al top delle Rock City. Il film mescola biografia e leggende, alternando anche preziosi spezzoni di concerti dell’epoca. Presentato con grande successo a Cannes nel 2002, ignorato dalla distribuzione italiana fino a quando la lungimirante Officine Ubu (Wristcutters) gli ha dato la luce (almeno) per il mercato del dvd. Per gli appassionati di musica, un film da non perdere, per scoprire o rivivere uno degli ultimi, grandi, periodi della storia del rock, attraverso una commedia divertente, surreale e a tratti folle. Il vero Tony Wilson è morto nel 2007 dopo una lunga malattia. 7

Filmografia essenziale di Michael Winterbottom: Butterfly Kiss (1994), Jude (1996), Go Now (1996), Benvenuti a Sarajevo (1997), Cose di questo mondo (2002), The Road to Guantanamo (2006).

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