Se Dio vuole… arrivano i corti

Se Dio vuole (di Edoardo Falcone, 2015)
Tommaso è un grande cardiochirurgo. Fuori dal mestiere che svolge egregiamente è, come si suol dire, un orso. E con la famiglia non cambia, visto che la figlia non è una cima d’intelligenza e sta con un marito altrettanto frivolo e il figlio maschio ha un segreto inconfessabile. Poi Tommaso incontra un sacerdote sui generis e la sua vita inizia pian piano a cambiare. Per non rovinare la visione la trama è stata raccontata palesemente in modo sommario. Il film nella prima ora fa morire dal ridere! Personaggi, situazioni, ritmi e regia fantastici. Marco Giallini è già un idolo: un grande attore quasi sconosciuto (in realtà i fan di Boris gongolano), che in questo film gioca il ruolo dell’assoluto mattatore, che oscura un pur ottimo Alessandro Gassman, davvero in parte. Per non parlare, dei perfetti comprimari. Insomma, Se Dio vuole è la commedia dell’anno, con i suoi novanta minuti scarsi? Sembrerebbe di sì, e lo è per almeno un’ora. Poi nella mezz’ora restante c’è da schierarsi. Buonisti o puristi? cinematografici? Il film pende dalla parte dei primi, ignorando quando di piacevolmente cattivo, anticlericale e anticonformista sia stato cucito nel camice dell’irresistibile Giallini. Ma poi vince Gassman il prete o forse no. Sicuramente vince il conformismo a un genere che avrebbe potuto decretarne la sconfitta, con un pizzico di coraggio. Se Dio vuole quindi è prima bellissimo, poi nazional popolare. Spettatore avvisato, mezzo salvato. In tutti i sensi.
Corti da Sogni: 13-16 maggio
Senza scomodare il fastidioso aggettivo di “capitale”, Ravenna ospiterà un’ondata di cortometraggi al Teatro Rasi, come da sedici anni a questa parte. Il cortometraggio (film di durata inferiore ai trenta minuti) e il  mediometraggio (film di durata inferiore all’ora)  sono la forma artistica che si è  maggiormente imposta nel nuovo millennio, sia grazie agli infiniti mezzi di rappresentazione (anche un telefono, pensateci), sia per le mutevoli forme di espressione che vedete ogni giorno. Videoclip, puntate di Simpsons e dintorni, puntate di Modern Family, Grey’s Anatomy, Walking Dead o True Detective non sono altro che “corti” o “medi”, camuffati da definizioni di “serie” o “puntate”. Qualcosa di travolgente. Per non parlare dei videoclip, o degli spot pubblicitari. Tutto ciò è cinema breve. Mercoledì 13 maggio sarà tra l’altro l’occasione per conoscere l’opera di un grande animatore di una della scuole europee più importanti di sempre: lui è Pavel Koutsky e il suo paese è la Cecoslovacchia, divenuta poi Repubblica Ceca. Le sue animazioni, in programma mercoledì 13, vi stupiranno. E la scuola ceca, guidata anche dall’opera del grandissimo (e altrettanto sconosciuto) Jan Švankmajer (cercate qualcosa di lui, vi prego), è davvero un’eccellenza mondiale. Appuntamento a mercoledì con un’ondata di cortometraggi che, se Dio vuole, saranno davvero motivo di eccellenza per una Ravenna se non capitale, almeno protagonista.

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