Soul kitchen e Nick and Norah, due commedie esilaranti, sentimentali e originali per il nuovo anno

Soul kitchen di Fatih Akin
Amburgo 2008. Il greco Zino, gestisce una tavola calda chiamata Soul Kitchen, cucina soul (con un evidente omaggio all’omonimo magnifico pezzo dei Doors), e deve affrontare non pochi problemi: la ricca e viziata fidanzata Nadine si trasferisce in Cina per lavoro, il fratello Illias torna dal carcere senza alcuna voglia di lavorare, un vecchio compagno di scuola mette gli occhi sul locale. E la schiena scricchiola…

Esilarante commedia diretta dal turco amburghese Fatih Akin (di cui ricordiamo il bellissimo La sposa turca),basata su uno schema narrativo piuttosto semplice e tradizionale, checondisce la sua storia con personaggi irresistibili e trovateassolutamente divertenti. Tra i personaggi, troviamo innanzitutto ilprotagonista: ristoratore ancor prima di attore (e il locale èrealmente il suo) con un volto perfetto, a metà fra Ligabue eBergonzoni; attorno a lui un geniale e pazzoide cuoco lanciatore dicoltelli, un vecchio e scontroso marinaio che non va mai in mare, eperfino un rapinatore che fa il verso da capra. Akin ironizza sui duetemi del film, musica e cucina, e crea situazioni paradossali, allimite del demenziale senza però perdere di vista il binario dellatrama. Ma anche la regia partecipa attivamente, soffermando questadivertente e sgangherata storia su sguardi, mani, paesaggi cheritraggono fedelmente una generazione tedesca (ottimamente cosmopolita)che non ha grandi ideali a cui aggrapparsi. La colonna sonora, poi, èbellissima. Infine, il mal di schiena del protagonista ha un carattereautobiografico, visto che Fatih Akin è realmente afflitto da un’erniaal disco. 7+

Nick e Norah. Tutto accadde in una notte di Peter Sollett
Dopo i più che gradevoli 500 giorni insieme e Rocket Science,tra gli invisibili si segnala l’ennesima commedia “indie” che negliStati Uniti è un “must” del cinema giovanilistico e che in Italiainvece è un caposaldo del dimenticatoio. Le generazioni passate hannoavuto la possibilità di avere le proprie commedie (i vari Breakfast Club per gli 80, i Singles per i 90), mentre le nuove devono scavare e scovare via internet quelli che possono considerarsi i loro film. Nick and Norah’s Infinite Playlist(questo il titolo originale, dove playlist è il nuovo sinonimo dicompilation musicale), racconta di come nella splendida New York, Nick(Michael Cera, attore-icona dei teen movies) e Norah si incontrino inuna frenetica notte in cui la band che tutti amano ha annunciato ilconcerto, senza specificarne il luogo. Tra amici e gomme da masticare,i due protagonisti, dopo non poche peripezie, si accorgeranno l’unodell’altra, capendo di avere molte cose in comune. Uno dei punti diforza del film è rappresentato da una colonna sonora indie perfetta,con brani di artisti imprescindibili come Devendra Banhart (presente inun cameo), We Are Scientists, Bishop Allen (appaiono sul palco),Vampire Weekend… che danno al film ritmo e vitalità. Storia certo giàvista, giovani attori simpatici e in parte, situazioni paradossali:un’ora e mezza di divertimento, spensierato e squisitamente rock. 6 1/2

Filmografia di commedie indie poco visibili: Juno (Jason Reitman, 2007), SuXbad (Greg Mottola, 2007), Rocket Science (Jeffrey Blitz, 2007), Adventureland (Greg Mottola, 2009).

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