Sunshine cleaning e Uncertainty, lavori improbabili e scherzi del destino…

Sunshine cleaning (Christine Jeffs, 2008)
Rose lavora come donna delle pulizie, deve mantenere un figlioletto con problemi scolastici e sopportare un amante che non lascia la famiglia. La sorella Norah ha un carattere bizzoso e non riesce a tenere i lavori che inizia. Per cercare di rifarsi una vita, le due sorelle decidono di formare una ditta per svolgere un lavoro alquanto singolare: pulire le scene del crimine.  Commedia indipendente americana uscita anche qua da noi, magari tra un De Sica e uno Zalone, e quindi totalmente ignorata, Sunshine Cleaning pur non aggiungendo nulla alla storia del cinema, è un film che merita di essere recuperato per una serie di motivi. Intanto per la presenza del mitico Alan Arkin (già nonno in Little Miss Sunshine, film “gemello” sia per affinità di titolo che per produzione) e dell’ottima Emily Blunt (Il diavolo veste Prada). Inoltre il film fa parte di una categoria che piace sempre di meno alle distribuzioni di oggi: fa ridere e riflettere, visto che l’assurdità del lavoro delle due sorelle è simbolo di quanto la società odierna stia poco bene. Il fatto che le protagoniste, poi, siano due donne, ci mostra l’intera vicenda sotto una luce a cui porre attenzione. Ma senza grossi paroloni diciamo che un film fresco, intelligente, divertente e soprattutto che non supera l’ora e mezza è un film da recuperare, in dvd o in imminenti rassegne.

Uncertainty (Scott McGehee, 2008)
Ponte di Brooklin: una giovane coppia sta per vivere una giornata importantissima, che riguarda la decisione di tenere o meno il bimbo che hanno concepito. Non sanno come iniziare la giornata e tirano una monetina, che indica Manhattan o Brooklyn. Come nel celeberrimo Sliding Doors, la scelta li catapulterà in due realtà ben diverse. L’aspetto più interessante del film è il deciso cambio di registro cinematografico tra le due situazioni: una delle due storie (la gialla, non a caso) diventa ben presto un serrato thriller, mentre la verde resta sui toni, pur seri della commedia. La storia gialla parte dalla decisione di non andare a pranzo dai genitori di lei, e dal ritrovamento di un cellulare che provocherà loro un mare di guai: la giovane coppia si ritroverà presto in fuga da pericolosi malviventi. Più rilassante (ma anche più noiosa) la parte verde, che racconta come si svolge il pranzo familiare. Al di là del chiaro insegnamento a noi maschietti (il pranzo con la suocera spesso è il male minore), Uncertainty è un film sul destino e su quanto una scelta apparentemente banale (la monetina) possa cambiare totalmente una giornata (ma forse non stravolgerla). Rispetto al modello ha il pregio, come già detto, di offrire due generi diversi, ma anche il difetto di legare pochissimo le due storie tra loro se non nel finale. Ottima coppia d’attori formata dal già mitico Joseph Gordon-Lewitt (500 giorni insieme) e Lynn Collins, anche lei esperta in commedie. Inedito in Italia e destinato all’oblio, si può recuperare la versione originale e scaricare i sottotitoli italiani sul sito italiansubs.

P.S.: nuova promozione da invisibile a visibile, in vista: esce nelle sale l’ottimo Frozen, già sufficientemente lodato in questa rubrica. Peccato che non faccia così freddo, ma un bel secondo spettacolo non ve lo leva nessuno, anche per sostenere le uscite di questi thriller minori.

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