Tornano i Monty Pyhton. E sono 31 anni che aspettavamo

Monty Python Live (Più o meno) – 20 luglio 2014 (Cinemacity / Cinedream ore 20).
C’è un gruppo di persone, appassionati, di svariate età mature, sesso, attitudini, etnie e gusti, a cui le due paroline Monty e Python insieme fanno venire i brividi, perchè i Monty Python sono semplicemente un mito. Il sestetto di autori, attori, musicisti britannici (5 più 1 americano), attivo dal 1969 al 1983 ha sempre avuto la caratteristica di “fare tutto da soli”, curando ogni aspetto delle opere, da regia a sceneggiatura, da musiche a scenografie, fino a coprire in più ruoli tutti i protagonisti che il palco (o il film) prevedono. Per capire la portata estrema della loro comicità, l’irriverenza dell’approccio e lo stupore che ogni volta provocano nel pubblico, basti sapere che il nuovo spettacolo ha come sottotitolo “Fuori uno, ne rimangono cinque”, dedicato alla memoria di Graham Chapman (membro fondatore), scomparso nel 1989, e la cui fama mondiale gli ha portato addirittura l’intitolazione di… un asteroide! I Python nascono tra teatro e televisione, grazie allo spettacolo “Flying Circus”, tuttora il loro cavallo di battaglia e caposaldo dell’esibizione della reunion di oggi. Grazie a sketch che sublimano la cultura comica del nonsense, che non hanno paura di colpire governo, regina e religioni (siamo nel 1969, remember), il gruppo si è guadagnato lo status di culto e l’amore smisurato di un numero sempre crescente di cultori. Tranne, quasi, che in Italia; va detto che inevitabilmente gli sketch televisivi, oltre a non essere distribuiti facilmente oltremanica in quegli anni, presentano un tipo di comicità molto legata al paese e alle tradizioni inglesi. Ma è con i loro film che l’Italia ha compiuto un capolavoro di “occultamento del mito”, e il perchè lo vedrete nelle parentesi. Dalla televisione al cinema, il passo è breve: nel 1971 esce nelle sale inglesi una raccolta dei loro migliori sketch, col titolo … E ora qualcosa di completamente diverso (distribuito in Italia nel 1992 direttamente in videocassetta), seguito dal primo vero film Monty Python e il sacro graal (l’edizione italiana usa i nostri dialetti e ha, di fatto, “riscritto” il film, che tra il 1976 e il 2000 ebbe al massimo due passaggi televisivi; nonostante il discutibile doppiaggio, il film resta miracolosamente divertente: uscito in dvd solo nel 2002). Il grande successo arriva nel 1979 con Brian di Nazareth, vita demenziale di un coetaneo di Cristo, senza oltraggi al nazareno più famoso (ma ringraziamo le autorità religiose, perchè in Italia è uscito nelle sale… nel 1991!). Ps: nel film recita come comparsa un loro grande amico, George Harrison. Monty Python il senso della vita del 1983 è l’ultimo film del gruppo, e costituisce anche sia l’affermazione internazionale, col Gran Premio della Giuria a Cannes, sia l’accettazione nella difficile Italia, che miracolosamente lo fa uscire nelle sale e lo passa in tv (ma nell’edizione in dvd cambia il doppiaggio, tiè!). Dopo si sciolsero, girarono altri film e recitarono anche insieme (Un pesce di nome Wanda, Erik il vichingo…), Chapman morì… dopo aver dato corpo a un demenziale ed esilarante Barbagialla, invisibile… Bene, tempo scaduto, ne riparliamo perchè sono 31 anni che aspettiamo!

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