Twin Peaks, il serial più importante della storia

L’11 gennaio 1991 sbarcava in Italia, attraverso lo slogan tormentone “Chi ha ucciso Laura Palmer?”, la serie di culto di tutti gli appassionati di cinema. A idearla e (parzialmente) dirigerla era un regista già molto amato, quel David Lynch noto soprattutto per il pluripremiato The Elephant Man e per il thriller capolavoro Velluto Blu.
La trama di Twin Peaks è nota a tutti: con l’espediente di un omicidio di una giovane, la serie entra nel cuore di una cittadina del nordovest americano per tirarne fuori tutto il male, dalle persone che la abitano, e non solo. Colonna vertebrale narrativa, e occhio sia del regista che del pubblico, è l’agente Fbi Dale Cooper, interpretato dall’allora attore feticcio di Lynch Kyle MacLachlan (Dune e Velluto Blu).  Cooper è  deliziosamente stravagante, si entusiasma con poco, parla a un misterioso registratorino chiamato Diane, ma è anche decisamente bravo. L’importanza di questa mini serie (2 stagioni, 8 e 22 episodi) sta nella sua forte connotazione di cinema d’autore: nonostante il lancio da parte di Canale 5 come un Dallas (ricordate?) con venature thriller, lo spettatore presto ha capito che gli elementi gialli non erano il motore del racconto e man mano che si andava avanti gli episodi anziché chiarire le vicende, rimescolavano le carte e assumevano una connotazione sempre più visionaria, caratteristica propria di Lynch ma che ha colto assolutamente impreparato il pubblico televisivo (italiano e non), tanto da passare da record di spettatori per il primo episodio all’oblio per la fine della seconda serie, fatta chiudere anticipatamente.

Il finale, che qui non viene rivelato, ha dato il colpo di grazia a un pubblico già disaffezionato, tanto da far pensare a un film successivo. Anche in questo caso, Lynch spiazza tutti facendo uscire un film, ma che racconta i fatti antecedenti a Twin Peaks: Fuoco Cammina Con Me è indubbiamente un film “only for fans”. Con la fine del successo di pubblico, inizia il mito legato alla serie: allo spettatore televisivo è subentrato il cinefilo, numericamente inferiore, che si è sempre più appassionato tanto da creare fan club, raduni e gite oltreoceano, dove ogni anno Twin Peaks viene celebrato con parte dei suoi attori. Un cast, questo, insolito ed eterogeneo: alla giovane star MacLachlan (che da qui in poi, a parte qualche casalinga disperata, ha conosciuto solo il declino), è affiancata una nutrita schiera di attori televisivi, conditi da qualche deliziosa chicca uscita dal cilindro del regista: Richard Beymer e Russ Tamblyn (i 2 protagonisti-rivali di West Side Story), Jack Nance (protagonista del primo film di Lynch, Eraserhead), lo stesso Lynch nel ruolo di un agente quasi sordo, il non ancora affermato David “Xfiles” Duchowny, fino ad affidare il ruolo del male a un addetto alle scenografie, notato per caso in uno specchio: Frank Silva. Pur sedotto e abbandonato dal grande pubblico, si può affermare che Twin Peaks sia ora il punto di riferimento di molte serie Tv di massa, Lost su tutti. Il suo unico difetto, è che è arrivato troppo presto. Disponibile in un ottimo e completo cofanetto Dvd, nonché visibile in chiaro su digitale terrestre.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CONSAR BILLB 02 – 12 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24