“Un’estate fa”, la serie italiana che diventa un must dell’autunno

Un’estate fa (miniserie tv, 8 episodi)

Un'estate Fa Serie Sky

Correva l’anno 1990, e così lo ricorda Elio, il protagonista interpretato da Lino Guanciale: «Cosa mi ricordo di quell’estate? Mi ricordo che non dormivamo mai e che la musica era bellissima e che avevamo sempre tutto il tempo. Mi ricordo che eravamo felici, e mi ricordo che il mondo ci faceva paura. Perché niente era veramente nelle nostre mani. Ricordo che ogni nostro pensiero puntava all’infinito, ma che ogni caduta ci ammazzava. (…) Viviamo vite come fossero binari, ma basta che un rigore vada diversamente per cambiare tutto, il passato, il presente, il futuro. La vita, in fondo, è una questione di centimetri. Il futuro: quello che sarebbe potuto essere, quello che sarebbe stato giusto, quello che non sarà mai».
Una entusiasmante serie italiana che indaga sulla morte di una ragazza diciottenne avvenuta un po’ più di un’estate fa, nei ricordi del suo protagonista, e con la conduzione di un commissario ossessionato e disilluso (Paolo Pierobon, migliore in campo insieme col suo collaboratore) diventa uno dei must di questa stagione autunnale. In bilico tra “cold case”, dramma e fantascienza, la serie riesce a catturare in pieno lo spirito di trent’anni fa, vincendo facile ricordandoci gli amarissimi mondiali italiani, ma anche a tenere l’equilibrio tra realtà, fantasia, passato e l’indagine stessa. Il problema di molte serie nostrane con un mistero da svelare è costituito dall’incapacità di chiudere la vicenda negli episodi prefissati, o in alternativa di non riuscire a dare un finale degno che non rovini quanto di buono seminato. Una serie che sa essere innanzitutto emozionale, perché gioca nei ricordi di chi nel 1990 aveva l’età dei suoi protagonisti (e gli attori sono molto bravi, soprattutto Elio giovane), e perché quell’anno è davvero, come detto, ben messo in scena; in secondo luogo, la storia gioca molto sulla malinconia che il protagonista prova senza vergogna, nonostante una bella famiglia nel presente; una serie a volte tesa e sicuramente coinvolgente perché è davvero difficile capire come andrà a finire, perché nella nostra testa la ricerca del colpevole passa, uno alla volta, per tutti i personaggi.
Un’estate fa finalmente sfrutta tutte le potenzialità messe in campo nei primi episodi, cresce costantemente e sfocia in un episodio finale emozionante, “giusto” e coerente con la narrazione proposta. A conti fatti è, francamente, una gioia vedere una serie italiana che non snatura il nostro miglior modo di fare fiction, ma la condisce di elementi inconsueti e certamente fuori dal comune e dal naturale, e soprattutto dal farli convivere senza alcun problema. Un’estate fa è coinvolgente, appassionante e soprattutto… se ne sente subito la mancanza non appena finisce.
Ma c’è un finale, ed è un’altra bellissima notizia. In onda su Sky.

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