Scarcerato il venditore di kebab arrestato per i presunti soprusi
Il 24enne infatti ha rivelato al giudice di essere stato costretto dalla propria famiglia a celebrare il matrimonio di comodo con la presunta vittima delle violenze nel 2012, quando si era recato in Bangladesh per qualche mese solo per piangere la nonna morta. Matrimonio che in Italia non sarebbe valido ma che è stato utilizzato dalla giovane per trasferirsi a Ravenna, dove è però rimasta per soli tre mesi nel 2013 e poi a partire dallo scorso novembre, da quando secondo la versione della 21enne sarebbero iniziate le violenze e la segregazione. Episodi che secondo il ragazzo – tra l’altro in attesa di un bambino con la sua compagna italiana – la giovane si è inventata per non dover tornare in patria, come prevedeva un accordo tra le famiglie secondo il quale il loro matrimonio si sarebbe dovuto sciogliere.
Così, dopo aver convalidato l’arresto, il giudice del tribunale di Ravenna ha deciso di scarcerare il 24enne che è potuto tornare a casa propria, con il divieto assoluto di contattare o avvicinare la 21enne. Eventualità, ha assicurato in aula, che il venditore di kebab non prenderà mai neppure in considerazione…