Dante Esule, sul bus dove si abbattono muri e si promuove l’accoglienza dei migranti

 MG 8503Sabato  7 ottobre alle 11 alla stazione di Ravenna si conclude con uno spettacolo  la  mostra itinarante a bordo di un autobus “Dante esule”. Si tratta di un progetto – curato dal fotoreporter Giampiero Corelli con la collaborazione di Francesco Tassoni, Lina Taddei e Domenico De Martino – nato tre anni  fa in occasione dei 750 anni dalla nascita del poeta, prendendo spunto dall’esule per eccellenza per affrontare le marginalità dei tempi odierni nelle città di Ravenna, Firenze e nei luoghi dove approdano i profughi.

Quest’anno il progetto prosegue sul tema dell’esilio declinato alle frontiere, «ai muri reali e mentali che possono essere “abbattuti”», si legge in un comunicato inviato alla stampa, «come nell’esperienza virtuosa portata avanti dal Comune di Riace, esempio attualissimo di accoglienza e inclusione sociale dei migranti dei nostri giorni».

Il progetto si conclude  momentaneamente dopo avere viaggiato per una decina di giorni nei vari paesi del comune di Ravenna. Apprezzata anche la mostra fotografica installata all’interno della stazione ferroviaria di ravenna.

 

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