domenica
15 Giugno 2025
Indagine per bancarotta

Musca e compagna restano in carcere

Lo ha disposto il Tribunale del Riesame che ha respinto l'istanza dei difensori di annullamento o attenuazione delle restrizioni. La dichiarazione della Procura di Ravenna.

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Niente Procurada fare per l’istanza di annullamento o comunque per l’attuazione di misure meno restrittive di custodia cautelare presentata al Tribunale del Riesame di Bologna dagli avvocati di Giuseppe Musca, Nicola Musca e Susi Ghiselli, indagati dalla Procura di Ravenna per bancarotta e arrestati l’11 luglio scorso perché sospettati di tentare una fuga in Svizzera (per i dettagli vedi articoli correlati). Il tribunale bolognese ha infatti respinto la richiesta di scarcerazione per Giuseppe Musca e la compagna Ghiselli e confermato gli arresti domiciliari per il figlio Nicola.

La Procura della Repubblica di Ravenna vista la disposizione del giudice del riesame ha espresso «soddisfazione per il provvedimento… che ha confermato le ordinanze di misura cautelare… attestando così la solidità dell’impianto accusatorio, faticosamente costruito a seguito delle complesse e delicate indagini svolte in collaborazione con la Guardia di Finanza di Ravenna. Le indagini tuttavia proseguono con il massimo impegno per rafforzare ulteriormente un quadro probatorio che si delinea sempre più preciso ed articolato e dal quale emerge la gravità delle condotte poste in essere dagli indagati e la pericolosità degli stessi».

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