Picchiavano le compagne: due arresti in poche ore a Faenza  

Una delle vittime non voleva denunciare il marito per ragioni economiche, temeva di non poter provvedere al figlio di sei mesi

Due arresti in due giorni per maltrattamenti alla moglie o compagna nel faentino, uno più tragico dell’altro. Il più recente è quello avvenuto nella mattinata di venerdì 29 luglio.

Una donna di circa trent’anni, forlivese ma residente a Faenza, madre di un bambino di sei ha raccontato infatti ai Carabinieri di essere picchiata quotidianamente dal compagno, un trentasettenne di origini marocchine. Ad avvertire l’Arma un vicino che ha sentito le urla. Quando sono intervenuti i militari hanno raccolto una testimonianza straziante: “Mi chiudo in camera ed esco solo per dare da mangiare al bambino”. Il racconto di botte quotidiane anche solo per essersi soffermata davanti allo schermo della tv. E tuttavia non aveva mai chiesto aiuto, né si era mai rivolta al Pronto Soccorso per gli ematomi al volto. La ragione, come troppo spesso accade in questi casi, è anche di natura economica. La donna infatti non lavora e l’unico a guadagnare qualcosa è il compagno con qualche lavoretto saltuario e in nero. A porre fine all’incubo l’intervento dei Carabinieri allertati da un vicino che sentiva le urla della coppia e il pianto ininterrotto del piccolo e che sono intervenuti trovando la donna con evidenti arrossamenti sul volto, sul collo e sulle labbra e un forte ematoma alla tempia che l’uomo le aveva inferto con un manico di scopa. E nonostante questo, quando dopo le cure è stata accompagnata in caserma, la donna ha rifiutato di denunciare l’uomo per timore di far mancare il sostentamento al piccolo. Ma i Carabinieri, data la gravità della situazione, hanno spiegato in una nota stampa, hanno proceduto d’ufficio e lo hanno arrestato, in considerazione anche dei precedenti giudiziari per reati contro la persona e il patrimonio e una condanna per “tentato omicidio” do una rissa con alcuni connazionali. Il giudice ha poi convalidato l’arresto per “maltrattamenti verso i familiari” e “lesioni personali aggravate”. Il processo è previsto al 22 settembre e nel frattempo come misura cautelare è stato previsto il divieto di avvicinamento alla vittima.

La sera prima, giovedì 28 luglio, sempre i Carabinieri di Faenza hanno arrestato un 34enne originiario della Moldavia con le stesse accuse. In questo caso a chiamare il 112 è stata la donna che i militari hanno trovato in stato confusionale poiché il marito le aveva più volte sbattuto la testa sul pavimento. La donna, 32 anni, ha raccontato che le percosse vanno avanti ormai da tempo e che nella serata di giovedì era tornato a casa completamente ubriaco. La donna lo aveva fatto entrare solo per non attirare l’attenzione del vicinato (la coppia vive in centro a Faenza). Una volta in caso, l’uomo ha aggredito la moglie picchiandola fino a farle perdere i sensi. Fortunatamente a soccorerla è stata una connazionale ospite della coppia. La vittima dei maltrattamenti è stata portata al pronto soccorso dall’ambulanza chiamata da Carabinieri, dove sono stati rilevati segni di violenze che si protraggono da tempo. La donna ha poi raccontato le vessazioni anche psicologiche di cui è stata vittima da parte del marito che ha l’abitudine di bere e giocare ai videopoker, con conseguenti difficoltà economiche in famiglia. Per l’uomo è stata disposta la custodia in carcere.

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