Ora è in programma una raccolta fondi per riallestirla nel campo d’atletica. I ringraziamenti di Assoraro
La parete attrezzata da 43 tonnellate per la pratica sportiva dell’arrampicata ha offerto spettacolo anche nel momento in cui è stata trasferita. Nella tarda serata di mercoledì è stata infatti rimossa dalla sua venticinquennale collocazione, nell’area della taverna Bukowski di Marina di Ravenna, per essere collocata in adiacenza al campo di atletica leggera sempre di Marina, gestito dall’Atletica Mercurio.
Assoraro, nella nota inviata alla stampa, ringrazia anche i gestori e i tecnici della Darsena Pop Up, «dove l’insediamento del climbing avrebbe reso ancora più suggestivo questo angolo di città. Percorso rivelatosi poi impraticabile a causa dei costi davvero proibitivi per il trasferimento di questa struttura dal lido a Ravenna. Ringraziamo il titolare di Meno4aranta e, attraverso di lui, prima Marinara e poi l’Atletica Mercurio che ha accolto la struttura. Impegno e importanti risorse vanno anche riconosciute all’attuale concessionario delle aree, e a coloro che si insedieranno a breve nell’area per avviare la nuova attività di ristorazione e di intrattenimento in quanto, pur in condizioni di diritto, hanno saputo attendere, non senza sforzi, questo trasferimento».
L’ultimo strappo per arrivare al top, «utilizzando il linguaggio del climbing», sarà ora quello «di raccogliere dei fondi per coprire una parte dei costi del trasferimento e per il riallestimento dei pannelli che dovranno ricoprire la parete verticale. L’Istrice promuoverà iniziative in tal senso. Dal canto nostro speriamo sia davvero possibile la ripresa dell’arrampicata nella sua sede estiva e storica che è Marina di Ravenna».