Salvatore Chianese fu ucciso alla fine del 2015, la Procura iscrive “Igor” nel registro. Sarebbe stato fermato diverse volte da pattuglie nel tratto tra Cervia e Cesena
Quella che porta a “Igor” per l’omicidio di Salvatore Chianese non è più solo una pista investigativa. La Procura della Repubblica di Ravenna, secondo quanto riportato oggi dal Resto del Carlino e il Corriere di Romagna, avrebbe infatti iscritto nel registro degli indagati il nome di Norbert Feher – il serbo ricercato in queste settimane nel Ferrarese e nelle campagne a Nord di Ravenna – per l’omicidio compiuto il 30 dicembre del 2015.
Una morte, quella di Chianese, che fino ad ora è sempre stata avvolta dal mistero. Le indagini erano finite tutte in un vicolo cieco, finché non è spuntata la figura di Igor e le analogie tra i crimini di cui è accusato e l’omicidio della cava Manzona. Il primo colpo di avvertimento (che finì nel lunotto della vettura usata da Chianese) e la scelta di un metronotte come vittima di una rapina – come avvenuto a Consandolo – sono di certo le analogie principali.
Secondo quanto riportano i quotidiani, però, queste due similitudini sarebbero rafforzate da altri indizi pesanti: Feher sarebbe stato fermato più volte nel tratto ravennate dell’Adriatica, tra Cervia e il Cesenate, per dei controlli stradali nel periodo precedente all’assassinio. La Statale, del resto, collega il Ferrarese con la Romagna. In secondo luogo il bossolo ritrovato a terra alla cava era di fabbricazione est europe e potrebbe essere stato utilizzato nell’ambito delle scorribande della “banda degli slavi”.