Avrebbe dato fuoco all’auto di un operatore della comunità Papa Giovanni XXIII a Faenza. Con questa accusa è finito in carcere un 32enne di origine nigeriana trovato in possesso di un accendino e che avrebbe confessato il gesto poco dopo. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine intervenute a spingere l’uomo al gesto è stata la convinzione che l’operatore, proprietario dell’auto, gli impedisse l’alloggio nella struttura.
Secondo quanto verificato, però, il nigeriano non avrebbe titolo ad essere ospitato nella comunità e avrebbe avuto scontro anche con altri ospiti. Due giorni fa era stato arrestato dai carabinieri di Faenza per resistenza che erano intervenuti su richiesta degli operatori di comunità.
L’incendio è stato segnalato a mezzanotte. Dopo l’arresto è stato portato in carcere. Su di lui gravano le accuse di incendio doloso, danneggiamento aggravato e violazione di domicilio.