Esercizio abusivo di professione, l’ex candidato sindaco del centrodestra a processo

Massimiliano Alberghini arrivò al ballottaggio nel 2016, come commercialista in passato avrebbe fatto da prestanome a una ragioniera per consulenze di lavoro: «Non ho commesso reati, mi sono fidato di una persona senza titoli»

Il 52enne commercialista Massimiliano Alberghini, nel 2016 candidato sindaco del centrodestra a Ravenna sconfitto al ballottaggio da Michele de Pascale, è accusato di esercizio abusivo della professione in concorso con una 57enne ragioniera. Il processo, come si legge sulle pagine odierne de Il Resto del Carlino in un articolo firmato da Andrea Colombari, è cominciato ieri 29 maggio. I fatti risalgono al periodo 2012-13. Secondo le indagini dei carabinieri il professionista avrebbe fatto da prestanome per la donna consentendole di svolgere un’attività da consulente del lavoro quando invece non è iscritta all’albo. La sua esperienza professionale le aveva consentito di acquisire le competenze necessarie a fornire queste consulenze ma formalmente non ne aveva titolo e infatti era il nome di Alberghini, socio accomandante di una società fondata dalla donna, a comparire sugli atti ufficiali ma nessuno dei clienti avrebbe avuto contatti con lui. In una breve intervista rilasciata al Carlino, Alberghini sostiene di non aver commesso alcun reato ma di essersi solo fidato di una persona che non aveva le carte in regola. Non intende patteggiare ma al contrario l’intenzione del commercialista è quella di dimostrare la correttezza della sua condotta. Prossima udienza a ottobre.

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