Isis, dalla Romagna soldi per finanziare il terrorismo. Perquisizioni pure a Ravenna

Indagate nove persone, tra cui un 39enne residente nel nostro capoluogo. Si ipotizza una campagna di reclutamento nel Riminese

ISIS Evaluation 1Perquisizioni anche nel Ravennate nell’ambito dell’inchiesta che vede indagati nove stranieri, commercianti e piccoli imprenditori nel settore alimentare, per “associazione con finalità di terrorismo anche internazionale”. Tra gli iscritti nel registro della procura di Bologna anche un albanese di 39 anni residente a Ravenna (gli altri otto, tutti stranieri, abitano tra il Cesenate e il Riminese).

Lo rende noto il Carlino in edicola oggi che rivela come nei giorni scorsi agenti della Digos e della Finanza abbiano perquisito abitazioni e aziende dei nove, portando via telefoni, sim, agende, computer e altro materiale elettronico. Gli inquirenti stanno cercando materiale di propaganda terroristica o comunque riconducibile al terrorismo. Ai cittadini stranieri – scrive il Carlino – Digos e Finanza erano arrivati al termine di intercettazioni che collocavano i nove nell’area dei sapienti islamici salafiti, ossia su posizioni dottrinali dell’Islam integralista. Ma soprattutto erano arrivati a loro inseguendo le centinaia di migliaia di euro che partivano dal Cesenate e dal Riminese destinazione i paesi del Maghreb e quelli ad alto rischio terrorismo. In un solo anno, nel 2014, uno degli indagati ha spedito all’estero quasi un milione di euro. Denaro che secondo gli inquirenti sarebbe servito per finanziare l’Isis. Si indaga anche su una possibile campagna di reclutamento di giovani aspiranti terroristi nel Riminese.

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