Pagano pranzo di pesce con soldi falsi ma dimenticano documenti a tavola: arrestati

In tre tornano per riprendere la giacca ma cadono nella trappola della polizia che li trova con un’altra banconota da 100 euro falsa e scattano le manette

Erano convinti di avere appuntamento con il ristoratore all’ora di cena per riprendere una giacca dimenticata nel locale a pranzo e invece ad aspettarli al ristorante non c’era il cameriere ma la polizia che li ha arrestati perché trovati in possesso di una banconata falsa da cento euro del tutto uguale a quella con cui avevano pagato il conto al mattino e scoperta dall’imprenditore. In manette un napoletano di 39 anni e due cosentini di 20 e 32. Hanno tutti precedenti specifici che fanno ipotizzare alla polizia si possa trattare dei componenti di una banda: con un’auto noleggiata nel luogo di residenza vanno in trasferta da tutt’altra parte per pochi giorni in cui smerciare banconote false (quelle scoperte in questo caso erano di ottima fattura) cercando di capitalizzare al massimo la rendita dell’illecito. La produzione di una banconata falsa costa circa 10 euro.

Il trio ha preso di mira un ristorante del centro di Ravenna nel weekend del ponte del 2 giugno. Era andato tutto bene: avevano pagato il conto da 89 euro con i 100 falsi ed erano usciti prima che il ristoratore potesse accorgersi del raggiro. Ma una distrazione è stata fatale: uno dei tre ha dimenticato una giacca con dentro un documento a lui riconducibile. Le informazioni raccolte dalla sua identità, passate alla polizia dal ristoratore, sono state sufficienti a capire di cosa si trattasse. Quando i tre sono stati fermati in auto avevano un’altra banconota falsa, condizione necessaria per l’arresto. I tre hanno però restituito il danno al ristorante saldando il conto con soldi veri per poter contare su benefici in sede di giudizio.

 

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