Dà fuoco al chiosco dopo la lite con un altro cliente: arrestato 47enne

Dopo essere stato denunciato aveva cominciato a perseguitare il titolare del locale, appostandosi sotto casa e minacciandolo

Carabinieri Marella

Il comandante dei carabinieri di Faenza Cristiano Marella (al centro) durante la conferenza stampa di stamattina

Aveva litigato venerdì notte con un cliente del chiosco di Porta Montanara, a Faenza. Poi era tornato e aveva dato fuoco al locale. Dopo essere stato denunciato, ha iniziato una serie di atti persecutori che hanno portato – martedì 6 giugno – al suo arresto. A finire nei guai un 47enne originario di Alfonsine ma residente a Faenza. Tutto sarebbe nato quando, nella serata di venerdì, l’uomo era al chiosco in compagnia della fidanzata. Forse proprio uno sguardo di troppo nei confronti della donna ha innescato una sua violenta reazione verso un altro cliente, 25enne. Una lite nella quale è spuntato anche un coltello a serramanico e che è stata sedata dal titolare. Il 47enne se ne è allora andato insieme alla fidanzata mentre sia il titolare del chiosco sia il 25enne hanno riportato alcune lesioni

La serata era ben lontana dall’essere terminata. Poco dopo l’alfonsinese è rientrato dicendo di aver perso qualcosa durante la collutazione: si trattava del coltello. Nel frattempo però i carabinieri erano intervenuti e, allertati dal titolare, sono tornati con una pattuglia sul posto caricando l’uomo in auto e denunciandolo per porto abusivo d’armi. E’ in quell’occasione – secondo quanto ricostruito dal comandante dell’Arma Cristiano Marella – che il 47enne ha minacciato il titolare, dicendo che avrebbe dato fuoco al chiosco. Alle 3.30 di notte in effetti l’uomo è stato svegliato dall’allarme anti incendio. Ad inchiodare l’alfonsinese sarebbero le telecamere che lo riprendono mentre appiccava l’incendio, vestito come poche ore prima. Circa 40mila euro i danni stimati dai titolari nell’immediato.

La notizia è uscita domenica sui quotidiani e l’uomo ha iniziato quella che è stata descritta come una caccia all’uomo. Prima ha contattato il 112, chiedendo il numero del titolare del chiosco. Diceva di volersi scusare e – nel frattempo – ha rimediato una denuncia per calunnia perché avrebbe detto all’operatore che i carabinieri lo avevano derubato durante i controlli, la notte precedente. Ovviamente non ha avuto il numero dall’Arma ma è riuscito ugualmente ad ottenere il contatto telefonico dell’esercente. Sono così cominciate le chiamate e le minacce di morte insieme agli appostamenti sotto casa. I carabinieri sono stati avvisati, nel frattempo nella vetrata del chiosco è comparsa una scritta minatoria. Il 47enne è stato rintracciato mentre chiedeva in giro del commerciante ed è stato arrestato per atti persecutori in flagranza, rimediando altre denunce per incendio doloso, porto d’armi e calunnia. Una serie di reati che vanno ad aggiungersi ad altri per il quale il soggetto era già noto alle forze dell’ordine.

Nel pomeriggio è arrivata la nota di Giovanni Malpezzi, sindaco di Faenza: “Sono grato ai Carabinieri di Faenza per la veloci indagini che hanno consentito di individuare l’autore dei gravi atti intimidatori dei giorni scorsi nei confronti dei gestori del chiosco di Porta Montanara. Sono reati particolarmente odiosi e pericolosi le cui conseguenze potevano essere molto tragiche. E’ difficile non rimanerne scossi. Ma ancora una volta – prosegue Malpezzi – la professionalità del Capitano Marella e dei Carabinieri di Faenza, a cui va il mio ringraziamento, è stata assolutamente all’altezza. Quanto avvenuto – conclude il sindaco – è la dimostrazione che l’impegno per assicurare alla giustizia gli autori di reati, di qualunque natura essi siano, a Faenza è ai massimi livelli.”

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24