Agli arresti domiciliari il 19enne che ha sfregiato con il cutter un ragazzo

«L’ultima goccia è stata una sua telefonata alla mia ragazza». Il giovane si è detto pentito ma non ha convinto del tutto il giudice

Marella

Il comandante Marella col cutter sequestrato

Sono stati disposti i domiciliari per il 19enne che a Castel Bolognese aveva sfregiato al volto con il cutter un ragazzo di due anni più piccolo a causa di motivi amorosi. Il gip nella sua ordinanza sottolinea il pericolo di reiterazione dovuto ad una «carica di violenza che avrebbe potuto avere conseguenze addirittura tragiche per la vittima». Il giovane ha subito un taglio che gli è costato 12 punti di sutura alla guancia. L’accusa è di lesioni personali aggravate. L’arrestato ha risposto al gip confermando quanto detto al momento dell’arresto al comandante dei carabinieri di Faenza, Cristiano Marella.

In particolare il ragazzo sostiene di aver portato il cutter solo per minacciare l’altro e lo avrebbe usato soltanto come reazione agli schiaffi subiti dalla vittima dell’aggressione. La ricostruzione non convince il giudice che ritiene comunque sporporzionata all’offesa subita la reazione con il cutter. Per il resto il 19enne si è detto pentito e ha spiegato di aver «perso la testa» a causa dei continui sfottò del suo compagno di scuola che negli ultimi mesi lo avrebbe preso di mira accusandoli di avergli “rubato” la fidanzata, 15enne. Secondo la sua versione dei fatti la «goccia che ha fatto traboccare il vaso» è stata la telefonata fatta dal 17enne alla ragazzina pochi minuti prima del fatto di sangue.

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