I due ragazzi sono stati sorpresi mentre cercavano di entrare in un’abitazione. Ubriachi, hanno insultato e minacciato i carabinieri
La coppia era fuggita verso la stazione, dove l’Arma ha inviato la pattuglia. Sono stati trovati seduti su una panchina e, alla vista dei militari, si sono alzati in piedi. Alla richiesta di esibire i documenti, uno dei due è fuggito mentre l’altro scappava dalla parte opposta. Stratagemma servito a poco: entrambi sono stati bloccati. In quel frangente i carabinieri hanno capito che i giovani avevano bevuto: si divincolavano colpendo i militari, tanto che è stato necessario l’invio della seconda pattuglia. L’arrivo dei colleghi non ha però limitato l’arreoganza dei fermati che continuavano a insultare e minacciare le divise.
Portati in caserma, le minacce sono continuate. I diciottenni hanno anche finto un malore, dicendo di essere stati picchiati ma quando è arrivato il 118 si sono rifiutati di sottoporsi agli accertamenti sanitari. In compenso la donna che hanno spintonato ha subito una lesione alla spalla destra, guaribile in una settimana. La serata è finita con una sfilza di denunce: tentata rapina impropria, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, calunnia. Per questi ultimi due scudetti i ragazzi sono stati anche arrestati. In tribunale questa mattina il giudice Milena Zavatti, su richiesta del Pm Stefano Stargiotti, ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare dell’obbligo di firma in attesa del processo.