Panico via chat per la voce di un adescamento di una ragazzina, carabinieri a scuola

Sui gruppi Whatsapp in poche ore rimbalza la segnalazione di un uomo che avrebbe offerto un passaggio in auto a un’alunna delle medie. Si cercano riscontri: al momento non risultano denunce formali. Ma tanti genitori in più davanti ai cancelli

IMG 2915Un’alunna di una scuola media di Ravenna avrebbe raccontato alla madre che ieri, 18 ottobre, all’uscita da scuola un uomo l’avrebbe avvicinata offrendole un passaggio in auto per tornare a casa e si sarebbe però subito allontanato quando la bambina avrebbe impugnato il telefonino per informare il genitore di cosa stava accadendo. L’episodio sarebbe accaduto all’esterno della scuola Don Minzoni, nei pressi dell’incrocio tra via Cicognani e via Don Mesini, ai margini dell’area transennata e interdetta al traffico di fronte all’ingresso dell’istituto. È la voce che oggi in poche ore si è propagata in città e non solo rimbalzando da un gruppo Whatsapp all’altro fino a scatenare una sorta di psicosi diffusa soprattutto tra genitori con appelli, sempre via social, a tenere alta l’attenzione. Il tam tam preoccupato ha raggiunto anche le caserme dei carabinieri: gli uomini dell’Arma sono al lavoro da stamani per fare chiarezza attorno alla voce.

Al momento non sono ancora emersi elementi sufficienti per dare un contorno concreto alla vicenda: secondo quanto si apprende da fonti ufficiali non risultano formali denunce presentate alle autorità e nei numerosi gruppi chat in cui è transitata la notizia non si è mai manifestata in prima persona la madre della bambina. I canali social riportano però un presunto identikit dell’uomo: maturo, di corporatura robusta, stempiato, a bordo di una vettura di colore chiaro (probabilmente una Fiat). Si sarebbe avvicinato alla giovane millantando di essere stato mandato dalla madre.

I militari stanno cercando eventuali riscontri: sono impegnati per risalire alla famiglia e hanno incontrato la dirigenza scolastica, come testimoniato dalla pattuglia presente oggi davanti all’ingresso all’orario di uscita. Sui marciapiedi, secondo alcune testimonianze raccolte sul posto, erano molto più numerosi del solito i genitori arrivati per accogliere i figli fuori dai cancelli e l’argomento delle conversazioni nei capannelli era solo questo, con mille e più versioni in molti casi prive di alcun supporto reale.

I vertici della scuola hanno appreso del caso solamente in mattinata, raggiunti dal propagarsi a macchia d’olio della notizia e non contatti dalla madre della bambina: «Il fatto ci lascia molto sorpresi – dice la vicepreside Annamaria Medri –, stiamo affrontando la cosa per fare chiarezza, con la massima collaborazione con le autorità».

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