Dopo il caso di una donna che aveva versato 118 euro invece di 118,33 arriva la delibera della giunta comunale. Il vicesindaco: «Sarebbe privo di convenienza instaurare procedimenti volti al recupero di somme di entità irrisoria»
«La legge – spiega il vicesindaco Fusignani – prevede che qualora una sanzione non venga pagata per intero, la stessa sia raddoppiata. È però evidente che se l’omesso pagamento riguarda esclusivamente la parte decimale dell’importo, si tratta di un errore in assoluta buona fede, che non appare giusto sanzionare in questo modo. Ho pertanto ritenuto di proporre questo atto, con il quale si stabilisce appunto che essi non debbano comportare azioni esecutive di recupero del credito».
La decisione è stata presa considerando i principi di buon andamento, economicità, efficacia dell’azione amministrativa, in relazione ai quali risulterebbe ampiamente privo di convenienza instaurare procedimenti volti al recupero di somme di entità irrisoria; i principi di imparzialità, pubblicità e trasparenza, che impongono comunque di adottare criteri oggettivi e conoscibili dell’orientamento dell’azione amministrativa.