Alla sua storia è ispirato il nuovo spettacolo del Teatro delle Albe. Con lui si parla di legalità all’Alighieri
Donato Ungaro è un giornalista professionista che di mestiere guida gli autobus a Bologna. Prima di sostenere l’esame di Stato, faceva il vigile urbano a Brescello – comune in provincia di Reggio Emilia con poco più di 5.600 abitanti – e collaborava, autorizzato dall’amministrazione comunale, con la Gazzetta di Reggio. Alla cronaca locale preferiva l’inchiesta, che l’aveva portato a scrivere di ‘ndrangheta, droga, atti intimidatori. I tempi in cui Donato Ungaro si accorge che «c’era qualcosa che non funzionava» a Brescello e in Regione oggi appaiono lontani: erano i primi anni Duemila. Nel 2002, però, il sindaco di Brescello, Ermes Coffrini, lo licenzia sostenendo che il doppio mestiere (autorizzato) possa portarlo a rivelare “segreti”. Nell’estate 2015 la Corte di Cassazione ha riconosciuto come illegittimo il suo licenziamento.
«”Va pensiero” prende spunto da un episodio realmente avvenuto – spiega Marco Martinelli delle Albe – quello del vigile urbano di Brescello Donato Ungaro: lui è stato la prima fonte di questo lavoro, è stato fondamentale ascoltarlo per sentire il suo punto di vista su tutta la vicenda».
E proprio Ungaro è tra gli ospiti di “Istituzioni e cittadini: riflessioni sulla legalità”, incontro aperto alla cittadinanza – e che vedrà (il 14 dalle 18) tra il pubblico una delegazione della Polizia Municipale di Ravenna – in cui si tratterà di quanto possa essere insinuante e strisciante la corruzione della mafia o della ‘ndrangheta nel tessuto sociale anche della nostra regione. A coordinare Carmelo Domini, giornalista del Corriere di Romagna; insieme a Ungaro partecipano Michele de Pascale, sindaco del Comune di Ravenna, Andrea Giacomini, comandante della Polizia Municipale di Ravenna, Marco Martinelli, drammaturgo e regista del Teatro delle Albe, Massimo Mezzetti, assessore regionale alla Cultura e alle Politiche per la legalità, Ermanna Montanari, attrice, autrice e scenografa del Teatro delle Albe.