Prende a schiaffi il compagno di classe del nipote davanti a scuola: nonno querelato

L’anziano denunciato per percosse ai danni di minore. Il fatto in una elementare di Ravenna

Scuola Bambini ZainoAll’ingresso di scuola, prima dell’apertura delle porte, ha preso a schiaffi un compagno di classe del nipotino. A denunciare ai carabinieri il fatto – avvenuto davanti a un’elementare del comune di Ravenna nella mattinata di mercoledì 7 febbraio – è stata la mamma del bambino schiaffeggiato che lo ha ritrovato in lacrime nell’atrio della scuola, dopo che di fronte all’ingresso lo aveva momentaneamente consegnato ai genitori di una compagna di classe per poter andare a parcheggiare meglio l’auto. Genitori che hanno confermato la versione del bambino e che sono stati poi chiamati in caserma per fornire la loro testimonianza.

Il nonno ora potrebbe dover rispondere di percosse ai danni di minori. Non sono chiari i motivi che lo hanno portato ad alzare le mani, anche perché la sua famiglia non ci ha voluto fornire la propria testimonianza: stando a quelle di altri genitori presenti i due bambini stavano giocando piuttosto normalmente all’ingresso, aspettando l’apertura delle porte. «Mi hanno detto che mio figlio potrebbe aver toccato la testa del compagno ma senza fargli male e comunque credo che qualsiasi cosa avesse fatto – ci dice la madre al telefono poco dopo aver sporto denuncia – non possa giustificare un simile comportamento da parte di un adulto. Da quello che mi hanno detto i presenti il nonno si sarebbe giustificato dicendo che è così che bisogna trattare i bambini più scalmanati. Ma in questo modo non è riuscito neppure a lanciare il messaggio perché mio figlio non ha capito il motivo per cui ha ricevuto due schiaffi e anche il suo nipote pare abbia consolato mio figlio quella stessa mattina, poco dopo il fatto. Quando sono andato a prenderlo a fine mattinata, poi, aveva ancora due segni rossi vicino all’orecchio e sulla guancia e ha pianto tutto il giorno, chiedendomi se gli volevo bene: si è sentito umiliato e senza capire il perché».

La mamma ha quindi aspettato le scuse da parte della famiglia dell’anziano che non sono però arrivate, se non molto forzate e – secondo lei – poco sincere, solo una volta minacciata la querela. «Mi hanno detto che gli schiaffi in fondo non erano stati forti», continua la mamma del bambino picchiato. «Ho deciso di querelarlo non per avere un risarcimento o chissà che altro, ma proprio anche perché non si è sentito in dovere di scusarsi e credo sia importante lanciare un messaggio anche simbolico e fargli capire che non si alzano le mani nei confronti dei bambini, figuriamoci poi se non sono i tuoi figli o i tuoi nipoti…».

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