Dipinge le parti intime di una donna sul nuovo club di pin-up, artista multato

Daspo urbano per l’illustratore Oral Giacomini, sanzionato anche per aver bevuto alcol nella zona della stazione di Ravenna, dove è vietato dall’ordinanza del sindaco. L’opera era stata commissionata dall’ex Bierhaus dove sta per aprire un circolo affiliato ad Assosex. Scontate le 48 ore di allontanamento, il disegnatore è tornato a completare l’opera

1024px Origin Of The World

L’Origine del Mondo di Courbet

L’ispirazione, ci dice al telefono, era Courbet, il pittore francese noto in particolare per la sua “Origine del mondo”, l’olio su tela conservato al Museo d’Orsay di Parigi che raffigura un primo piano della vulva di una donna.

Ma evidentemente l’opera dell’illustratore e fumettista ravennate Oral Giacomini sulla vetrata del Bierhaus – in via Maroncelli a Ravenna – non è piaciuta a chi ha deciso di segnalarla ai vigili urbani. Martedì 5 giugno gli agenti sono intervenuti e hanno interrotto la realizzazione del dipinto, portando al vicino comando della Municipale l’illustratore e anche l’imprenditore Luigi Zanzi che ha commissionato l’opera sulla facciata d’ingresso del proprio locale. La storica birreria negli ultimi anni ha vissuto un periodo travagliato, tra ordinanze dell’ex sindaco Matteucci, chiusure e cambi di “destinazione”.

Oral Al Lavoro Bierhaus

Oral al lavoro al Bierhaus per completare l’opera una volta scaduto il Daspo urbano

Tramontata dopo pochi mesi l’esperienza “night club” che pare abbia scandalizzato i ravennati più perbenisti («I clienti volevano solo fare sesso», aveva dichiarato il gestore che invece non aveva alcuna intenzione di rischiare una denuncia per favoreggiamento della prostituzione), il Bierhaus è tornato nei mesi scorsi a essere una classica birreria fino alla novità di questi giorni. Al suo posto apre infatti questa sera (giovedì 7 giugno) il Bettie Page, locale che celebra l’omonima pin-up e modella americana e che ospiterà al proprio interno proprio quelle che il gestore, sempre lo stesso del Bierhaus, definisce «pin-up, ossia ragazze che si vestono e si svestono senza mai arrivare a una nudità da censura, che saranno erotiche ma mai esplicite».

Un circolo riservato esclusivamente a soci che comprendano che non si potrà andare oltre, appunto, al modello pin-up: «Chi verrà con altre intenzioni, i “bavosi” che pensano di poter fare sesso, verranno espulsi o semplicemente non saranno accettati, visto che si dovrà entrare suonando il campanello e mostrando i documenti. Sarà un locale per chi capirà che la sensualità non si misura dai centimetri di pelle scoperta, insomma, un locale per pochi, di nicchia…». Un circolo affiliato alla Assosex, la federazione di locali e club per adulti presieduta dal romano Augusto Pistilli che al telefono ci conferma come la filosofia della rete nazionale sia legata alla sessualità da vivere come felicità, lontana dal mondo della prostituzione, e ci spiega come Assosex fornisca supporto per far operare i circoli aderenti nel pieno rispetto della legge, in Italia mai troppo chiara in questo settore. «L’ex Bierhaus potrebbe diventare un riferimento per la zona – dice Pistilli – anche per mostre d’arte, convegni, iniziative di vario genere legate alla nostra filosofia».

BettieBettie Page, per tornare alla cronaca, è omaggiata fin dai murales sulle saracinesche, realizzate sempre da Oral Giacomini, a cui poi è stata commissionata anche la vetrata dietro quelle saracinesche su cui stava realizzando l’opera ispirata a Courbet. Vetrata che gli è costata però alcune multe. Ci racconta infatti – mostrandoci i verbali – che i vigili non solo lo hanno sanzionato per aver commesso «atti contrari alla pubblica decenza» ma anche per essere stato sorpreso (mentre era al lavoro sul dipinto) a bere una birra in un’area, quella della stazione di Ravenna, dove è vietato invece consumare alcolici dall’ordinanza antidegrado del sindaco.

Oltre 400 euro di multa complessivi, a cui si devono aggiungere pure le sanzioni (non firmate dall’artista, che quindi non ha con sé i verbali) per ubriachezza molesta. Ubriachezza che avrebbe portato Oral – secondo i vigili – a paragonarsi a Michelangelo: «Ho solo ricordato che a Firenze in piazza c’è il David con i suoi organi genitali in bella mostra e che il mio dipinto, di fatto, è la stessa cosa. Non ci sono riferimenti al sesso, ma c’è solo una parte del corpo nudo di una donna». Ma la presunta ubriachezza e i comportamenti “molesti” hanno portato i vigili a emettere anche un cosiddetto “Daspo urbano”, provvedimento che impedisce a chi lo riceve di recarsi in una determinata area nelle successive 48 ore. Ma adesso che le 48 ore sono passate, proprio mentre scriviamo questo articolo, Oral è tornato al Bierhaus per completare il suo dipinto. «E certo non pagherò le multe…».

L’episodio ricorda quanto accaduto recentemente in via Oriani, dove l’artista “Montellik” è stato multato più volte per il suo albero di Natale realizzato con riproduzioni di peni.

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