Minorenne finse di essere senza genitori per l’assistenza, condannato per truffa

Le indagini della polizia accertarono che il ragazzo straniero era arrivato in compagnia del padre che poi era ripartito perché potesse raccontare di essere senza accompagnamento

Foto CommissariatoSi presentò al commissariato di polizia di Faenza per dire che era arrivato dall’Albania senza genitori e da solo in Italia non aveva mezzi per il sostentamento così venne inserito nel programma dedicato ai minori stranieri non accompagnati: sistemazione in una struttura e istruzione scolastica pagata dalle casse pubbliche italiane (77 euro al giorno). Le indagini fecero emergere che le cose non erano così e ora per il giovane è arrivata una condanna di un anno (con la condizionale) per truffa allo Stato. Le verifiche fecero infatti emergere che l’arrivo in Italia era avvenuto proprio con l’accompagnamento del padre che poi tornò sull’altra sponda dell’Adriatico in accordo con il figlio che sarebbe rimasto per beneficiare dell’assistenza pubblica.

La notizia è riportata sulle pagine de Il Resto del Carlino e del Corriere Romagna. Il giudice parla di «particolare scelleratezza» della condotta «volta non solo a raggirare la legge ma altresì a cagionare un danno economico alla pubblica amministrazione servendosi delle risorse di quest’ultima a protezione di soggetti realmente bisognosi di aiuto».

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