Randi (Meteo Romagna): «L’estate 2018 è al quinto posto per temperature dal 1950»

L’esperto del servizio meteo faentino mette in fila i dati della stagione che si chiude: «Non è stata desertica ma da rilevare un numero alquanto elevato di eventi severi di pioggia»

L’estate 2018 si piazza al quinto posto nella classifica delle estati più calde degli ultimi 68 anni in Romagna. La graduatoria arriva dalle rilevazioni del servizio Meteo Romagna citate dal meteorologo Pierluigi Randi in un post su Facebook. «Con una anomalia di temperatura media di +1,7 gradi centigradi sul periodo 1971-2000, e si colloca dietro a quelle del 2003, 2012, 2017 e 2015, tutte appartenenti al nuovo millennio». Randi sottolinea che è mancata «l’ondatona feroce da 40 gradi alle quali oramai siamo abituati», ma è stata costantemente calda, «con i tre mesi che presentano anomalie termiche simili (+1,6/+1,8/+1,7 nell’ordine) e con temperature minime altresì molto alte condite da numerose notti tropicali».

A differenza di altri anni quella del 2018 non è stata un’estate desertica: «Precipitazioni all’incirca nella norma climatologica (+1,5 percento su base 1971-2000). Da rilevare un numero alquanto elevato di eventi severi di pioggia nell’unità di tempo (1-3 ore): 8 giugno su lughese, 14 giugno su una buona fetta della regione, 16 e 23 luglio su riminese, 14-15 agosto su lughese e faentino, 25 agosto su faentino e forlivese, con accumuli localmente oltre i 50 mm in uno massimo due ore; senza contare gli eccessi di inizio settembre, ma qui siamo già nell’autunno meteorologico».

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