Sentenza contro lo storico marchio del mosaico industriale che impiega 150 lavoratori. Cgil e Uil avevano avviato la procedura dopo le lamentele di alcuni impiegati
I sindacati sostengono di aver provato «in ogni modo a stabilire con Sicis lo stesso tipo di buone, per non dire ottime, relazioni che sono instaurate con la quasi totalità delle fabbriche del settore ceramico, senza mai riuscire nell’intento a causa dell’atteggiamento ostile tenuto dalla proprietà».
Nel corso degli ultimi anni lavoratrici e lavoratori si sarebbero rivolti alle organizzazioni sindacali per lamentare le pesanti condizioni di lavoro, le disparità di trattamento e alcune mancanze dal punto di vista della sicurezza. Da qui era nata l’esigenza di dare vita a una Rsu in grado di portare sui tavoli tali questioni: «L’azienda ha reagito con trasferimenti improvvisi delle candidate, ferie forzate e intimidazioni al personale, non esitando a utilizzare delle telecamere interne al fine di identificare i lavoratori votanti, richiedendo successivamente ad alcuni di loro il ritiro del voto dato. Tutte misure ben evidenziate dal giudice nel dispositivo di sentenza. Sicis ora deve riconoscere la Rsu eletta, ritirare le sanzioni inflitte alle lavoratrici e annullare i trasferimenti».