Truffa della cauzione per oltre 10mila euro, vittime due ultraottantenni

A Solarolo ingannata una signora da uomo e una donna che si sono fatti consegnare il bancomat fingendo di essere stati mandati dall’ufficio postale

1902910 Anziana TruffataNuovi preoccupanti episodi di truffa a danno di due donne ultraottantenni del quartiere Borgo d’Urbecco e della zona di via Graziola a Faenza, sono stati denunciati negil ultimi giorni ai carabinieria. La modalità è sempre la stessa: una telefonata da parte di impostori che hanno fatto credere alle due donne ultraottantenni di essere assicuratori e che i loro figli erano rimasti coinvolti in un incidente ed erano finiti nei guai perché privi di di copertura assicurativa. A quel punto è stato detto alle due donne che serviva una cauzione di qualche migliaio di euro di “cauzione” per “liberare” i congiunti ed ecco che le due signore sono corse in banca per prelevare la cifra richiesta che hanno poi consegnato a un uomo che si è presentato come “avvocato” che è riuscito a farsi consegnare anche oggetti di valore. I truffatori hanno così raccolto oltre 10mila euro. Le due donne hanno scoperto di essere state truffate solo quando hanno raccontato l’accaduto ai rispettivi figli, ignari di tutto. E così è scattata la denuncia.
A Solarolo, invece, la vittima ha 68 anni e ha aperto a un uomo e una donna che le hanno detto di essere incaricati dall’Ufficio Postale di ritirare bancomat e pin per poterle accreditare direttamente la pensione sul alcuno. In buona fede la signora si è fidata e dopo poco ha visto arrivare sul telefono il messaggio che la avvertiva di un prelievo effettuato pari a 1500 euro. A quel punto ha capito di essere stata raggirata, ha bloccato il bancomat e sporto denuncia e sono scattate le indagini.
Il comandante della compagnia Carabinieri di Faenza, capitano Marella, tramite la stampa, rinnova l’invito a non aprire mai la porta a sconosciuti e soprattutto non consegnare mai denaro o oggetti di valore a chi si presente in veste di pubblico ufficioale. E aggiunge che “sarebbe utile la collaborazione dei dipendenti degli istituti di credito perché quanto allo sportello si presenta un anziano per prelevare dal proprio conto delle somme considerevoli, occorre insospettirsi e fare qualche domanda per cercare di capire il motivo di quel prelievo, informando subito il 112 per qualsiasi dubbio.”

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