Sulle strade in provincia di Ravenna nel 2017 sono aumentati incidenti, feriti e morti rispetto all’anno precedente. Lo dice l’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione. I sinistri sono stati 1.724 (aumento del 4,2 percento rispetto al 2016), i feriti sono stati 2.327 (3,4 percento in più) e 46 i decessi (35 nel 2016). In totale si stima un costo sociale di 186 milioni di euro, 21 milioni più dell’anno prima (per il calcolo viene stimato con parametri del ministero: 1,5 milioni per ogni morto, 42mila per ogni ferito e 11mila per ogni incidente senza feriti).
Rispetto al 2010, anno di riferimento per l’Unione Europea per calcolare l’obiettivo di diminuzione del 50 percento della mortalità, mentre incidenti e feriti rimangono in calo tendenziale, non è così per i morti, per i quali si registra un aumento del 4,5 percento. I decessi erano 44 nel 2010.
«Il numero di abitanti è in leggera diminuzione, mentre il parco veicolare è aumentato – spiega Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio –. Riguardo ai veicoli coinvolti si registra un aumento generalizzato per tutti gli utenti della strada rispetto all’anno precedente, tranne che per i ciclomotori e i veicoli speciali. Riguardo alle persone ferite si registra un aumento considerevole dei feriti su motociclo (+18,8 percento) e dei pedoni (+13 percento). Riguardo alle persone morte da notare l’aumento dei motociclisti (da 4 a 12) e dei pedoni (da 2 a 3). Anche rispetto al medio periodo (2010/2017), la tendenza è quella di un calo generale tranne che per i feriti su motociclo (+1,1%), sui veicoli speciali (+50%) e dei pedoni (+15,8%)».
Riguardo alla natura dell’incidente spiccano l’investimento di pedone e l’urto contro ostacolo o veicolo fermo, «riconducibili molto probabilmente alla distrazione alla guida».