Ancarani (FI): «Il Comune sfratti la Casa delle Donne dopo i suoi attacchi»

Interrogazione al sindaco dopo che l’associazione aveva criticato duramente l’amministrazione sulla rievocazione della legione romana

Alberto Ancarani

Da un certo punto di vista, si può dire che il consigliere di FI Alberto Ancarani abbia preso le difese dell’amministrazione comunale. Del resto, quando l’azzurro “vede rosso” quando sente parlare le associazioni femminili. Il tema è l’attacco che la Casa delle Donne ha lanciato dopo la rievocazione della Legio I Italica, bollata come maschilista.

Ora Ancarani ricorda che «la Casa della donne» è un’associazione di «associazioni femministe» e che «occupa, a spese della collettività, un immobile di proprietà comunale sito in via Maggiore che potrebbe essere utilizzato per ben altri fini». La posizione presa dall’associazione nei confronti dell’amministrazione – sostiene ancora Ancarani – porta alla percezione che «questa associazione detesti qualunque cosa sia maschile».

A questo punto il consigliere comunale chiede al sindaco di «sospendere qualsiasi rapporto con la Casa della Donne» valutando «se non sia il caso di sfrattare la Casa delle Donne dall’immobile di via Maggiore».

 

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