Nel comune 15 beni confiscati alle mafie. Manzoli (Ric): «Come sono utilizzati?»

Interrogazione del consigliere comunale sugli immobili sottratti alla criminalità organizzat

FotoSul territorio comunale di Ravenna ci sono quindici immobili interessati dalle procedure di confisca perché appartenuti a persone riconducibili alla criminalità organizzata e il consigliere comunale Massimo Manzoli (Ravenna in Comune) ha presentato un’interrogazione al sindaco per chiedere come siano utilizzati e con quali risultati.

«Negli ultimi mesi l’Agenzia nazionale dei neni sequestrati e confiscati ha aggiornato il sito e la mappatura fino al livello comunale. Da un’analisi risulta che sul nostro territorio comunale sono presenti nove immobili (appartamenti, garage e/o uffici) già destinati al Comune dei Ravenna, uno (capannone industriale) che verrà mantenuto al patrimonio dello Stato, tre immobili non ancora destinati (due terreni e parte di unità immobiliare) e due ulteriori procedure in gestione all’Anbsc (una confisca di primo grado e una confisca definitiva)».

Manzoli sottolinea come sia un tema «estremamente importante perché una volta che un patrimonio mafioso viene colpito è essenziale arrivare nel minor tempo possibile al suo riutilizzo. Questo passaggio è, ad oggi, estremamente lento e farraginoso per via di uno situazione nazionale che non ha mai investito seriamente in leggi e procedure snelle, mettendo fondi ad hoc».

Ravenna in Comune chiede alla giunta De Pascale di sapere lo stato dei 9 immobili già in gestione del Comune e quali progetti di riutilizzo sono attuati o in programma, lo stato  dell’immobile che verrà mantenuto al patrimonio dello Stato sul territorio comunale «e abbiamo chiesto di farsi carico presso gli enti preposti per avere la garanzia che, su esso, venga realizzato in breve periodo un reale progetto di riutilizzo sociale».

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