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    Categoria: cronaca

Via Trieste tra Ravenna e Marina: Ancisi chiede l’intervento della Municipale

La strada è di competenza dell’Anas e sono da mesi in corso lavori di asfaltatura più volte interrotti

Raccogliendo le lamentele di alcuni cittadini, Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna chiede l’intervento della Polizia Municipale per quanto riguarda le condizioni di sicurezza di via Trieste, parte terminale della strada statale 67 Tosco Romagnola in gestione ad ANAS. Qui sono infatti in corso da mesi lavori di asfaltatura.

“La segnaletica è inesistente nel tratto di strada tra la rotonda ‘del parcheggio scambiatore’ verso il mare e il ponte della Sarom in via Trieste. Sono iniziati i lavori di asfaltatura, da mesi interrotti varie volte e ancora non terminati (chissà se accadrà e quando) e nei giorni di nebbia è molto difficoltoso percorrere quel tratto di strada, priva anche di illuminazione. Aspetteranno come sempre che prima succeda qualcosa di grave… anche perché devi prendere come punto di riferimento il fossato ai lati, poco visibile anche quello!” è lo sfogo su facebook di un cittadino citato da Ancisi che chiede “che il Comune di Ravenna attivi al riguardo ogni immediato intervento, necessario a che siano ripristinate, su questo tratto di viabilità extraurbana ad intensa percorrenza, le indispensabili condizioni di sicurezza, in mancanza delle quali, soprattutto in orario notturno, l’assenza delle strisce longitudinali, centrale e laterali, rende altissimo il rischio di incidenti.”

Nel dettaglio Ancisi precisa: “Ritengo che tale intervento debba innanzitutto far capo, a titolo almeno istruttorio, a codesta Polizia municipale, che anzi, attraverso i suoi presidi di vigilanza sul territorio, avrebbe già dovuto allertarsi ed attivarsi in proposito, anche collegandosi con la Polizia stradale. Infatti, le centrali operative delle forze dell’ordine dovrebbero essere obbligatoriamente in possesso dell’ordinanza disposta dall’ANAS (di cui comunque chiedo fin d’ora copia a codesta Polizia municipale), che definisce, tra l’altro, la denominazione dell’impresa esecutrice dei lavori, nonché il loro inizio e termine, e da cui si potranno desumere e sanzionare le violazioni eventualmente compiute al codice della strada e al suo regolamento di esecuzione. Di quest’ultimo, a titolo di verifica, indico gli articoli 30 (segnalamento temporaneo), 31 (segnalamento e delimitazione dei cantieri), 32 (barriere), 33 (delineatori speciali, 34 (coni e delineatori flessibili), 35 (segnali orizzontali temporanei e dispositivi retroriflettenti integrativi e sostitutivi), 39 (cantieri mobili), 41 (limitazioni di velocità in prossimità di lavori e di cantieri stradali). L’ordinanza contiene anche il recapito e il numero telefonico del responsabile del cantiere, al quale dunque potrà essere intimato di provvedere, nei termini tecnici minimi, ad eseguire le attività più urgenti ai fini della percorrenza del tratto stradale di cui trattasi in condizioni di sicurezza, tenendo conto che l’art. 21, comma 2, del Codice della Strada impone quanto segue: “Chiunque esegue lavori o deposita materiali sulle aree destinate alla circolazione o alla sosta di veicoli e di pedoni deve adottare gli accorgimenti necessari per la sicurezza e la fluidità della circolazione e mantenerli in perfetta efficienza sia di giorno che di notte…”.  Confido dunque che codesta Polizia municipale intervenga da subito come sopra indicato, dando anche alla cittadinanza le dovute e necessarie informazioni. Chiedo inoltre di riferirmi appena possibile quali provvedimenti abbia conseguentemente adottato. Mi riservo, successivamente alla conoscenza della situazione e degli atti, di sollevare in sede politico-istituzionale, nei confronti dell’ANAS, il problema più generale dei ripetuti allungamenti del termine di fine lavori nel cantiere in questione.”