martedì
01 Luglio 2025
Cervia

Morto per una coltellata dal figlio: stavano giocando in casa. Perizia per il 14enne

L'uomo aveva 55 anni, colpito con un coltello da cucina e deceduto in ospedale. La procura per i minori vuole capire se l'omicida è imputabile

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Un uomo italiano di 55 anni residente nel Cervese è morto all’ospedale Bufalini di Cesena ieri mattina, 4 gennaio, per le conseguenze di una coltellata ricevuta in casa la sera prima dal figlio di 14 anni con disturbi psichici già certificati e seguito dai servizi sanitari. Il minore è stato fermato dai carabinieri, su disposizione del pm, ed è stato portato al centro di prima accoglienza dell’Istituto penale minorile di Bologna, ma si sta cercando una struttura terapeutica idonea a conciliare le esigenze di contenimento con la sua condizione. La procura per i minori chiederà la convalida, e la custodia, appunto, in una struttura. La notizia è riportata da Corriere Romagna e Resto del Carlino.

A chiamare i soccorsi sono stati i familiari stessi. Nell’abitazione teatro dell’omicidio è intervenuto il pm di turno della procura per i minorenni di Bologna, che ha competenza regionale e si sta occupando di coordinare gli accertamenti del caso. Secondo quanto emerso finora, e divulgabile senza rendere riconoscibile il minorenne, il delitto è maturato in casa, al culmine di un gioco, una lotta scherzosa tra padre e figlio: improvvisamente il ragazzino ha afferrato un coltello da cucina e ha colpito. L’agenzia di stampa Ansa riporta che il ragazzino è stato interrogato e avrebbe dato una versione lineare, su cui non si nutrono dubbi.

La questione principale che gli inquirenti devono affrontare è l’imputabilità del minore. Per questo verrà disposta una consulenza psichiatrica per stabilire la capacità di intendere e di volere del giovanissimo.

«Sono e siamo tutti profondamente colpiti e addolorati dalla tragedia familiare in cui un padre ha perso la vita accoltellato dal figlio affetto da gravi problemi psichici – ha commentato il sindaco di Cervia, Luca Coffari -. Un dramma che vede coinvolto un ragazzo adolescente con gravi problemi e che per questo ci angoscia e ci costerna maggiormente, consapevoli degli sforzi della famiglia in primis per aiutarlo, così come degli specialisti e della comunità educante che lo seguivano con cura. Mi unisco al dolore dei familiari e dei conoscenti, portando a loro tutta la nostra vicinanza in questo tragico momento».

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