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    Categoria: cronaca

Racket pompe funebri, nasce un nucleo ispettivo per controlli negli ospedali

Dopo l’inchiesta su un presunto cartello tra le agenzie di Bologna, la Regione si muove e convoca le direzioni di tutte le aziende sanitarie

La Regione Emilia-Romagna ha deciso di istituire un Nucleo ispettivo, già in fase di costituzione, che avrà il compito di coordinare le aziende sanitarie nelle attività di verifica, revisione e valutazione delle procedure adottate in ambito funerario. E che potrà effettuare controlli diretti e senza preavviso. L’obiettivo è verificare il rispetto delle regole e certificare che i servizi svolti nelle strutture sanitarie quando si verifica il decesso di un paziente siano conformi ai requisiti legali, alle linee guida regionali e alle migliori pratiche esistenti. La decisione arriva dopo l’inchiesta della procura di Bologna su un presunto cartello tra alcune agenzie di onoranze funebri che da anni gestirebbero in maniera non trasparente il business del caro estinto degli ospedali Malpighi e Sant’Orsola a Bologna. La Regione ha già convocato le direzioni di tutte le aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna per un incontro all’assessorato alle Politiche per la salute.

Fra le misure che la Regione punta a introdurre c’è anche la regolamentazione informatizzata degli accessi degli addetti delle imprese di onoranze funebri alle strutture sanitarie e alle camere mortuarie. Si valuterà la possibilità di utilizzare la piattaforma gestionale automatizzata e le modalità che già vengono utilizzate per altre categorie di professionisti, registrati sulla piattaforma stessa e dotati di cartellino identificativo, che riporti il nominativo e l’azienda di dipendenza. Regole che potranno cominciare a valere anche per chi lavora per le aziende funebri, costituendo fra l’altro uno strumento di contrasto al lavoro irregolare e più in generale al fenomeno del “nero”. Sarà così possibile registrare informaticamente gli accessi. E ancora, andrà rafforzata la rotazione del personale pubblico, così come previsto dalle stesse indicazioni regionali e dalle norme anticorruzione.

«Ciò che è emerso e che sta emergendo dall’inchiesta condotta dalla procura di Bologna – afferma l’assessore regionale Sergio Venturi, che oggi ha incontrato in viale Aldo Moro l’assessore alla Sanità del Comune di Bologna, Giuliano Barigazzi – è un fatto gravissimo, che ci sdegna profondamente. Su questo, voglio ribadire ciò che ho già detto subito dopo la conferenza stampa degli inquirenti, che di nuovo ringrazio, giovedì scorso: è vergognoso che si calpesti il dolore per la perdita di una persona cara arrivando al punto di sfruttarlo per fare soldi. È quanto di peggio, e di inumano, si possa pensare. Anche per questo, e per rispetto dei famigliari coinvolti, abbiamo il dovere di capire cosa non ha funzionato e di farlo in fretta. Parliamo di un settore molto delicato, che richiede una soglia di attenzione altissima».

Il nucleo regionale di audit coordinerà quindi le funzioni di verifica, controllo, revisione e valutazione delle attività e delle procedure adottate da ogni azienda sanitaria, per certificarne la conformità ai requisiti legali, alle linee guida regionali e alle migliori pratiche esistenti. Al suo interno, uno specifico gruppo si occuperà di verificare, anche direttamente e senza preavviso, il rispetto delle regole e delle procedure messe in campo.