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    Categoria: cronaca

Rischio gelate, Coldiretti: «Le assicurazioni prendono tempo, produzioni a rischio»

Il presidente dell’associazione critica l’atteggiamento delle compagnie con l’accusa di fare cartello per ritardare le firme che farebbero partire la sottoscrizione delle polizze in vista delle escursioni termine previste a breve

«Con il rischio di gelate tardive che pende come una spada di Damocle sulle produzioni agricole della nostra provincia, l’atteggiamento delle compagnie assicurative volto a rallentare l’accordo che sancirebbe l’apertura della campagna assicurativa rappresenta, a tutti gli effetti, un deliberato attentato contro i produttori agricoli, i loro investimenti e il loro lavoro». A dichiararlo è il Presidente di Coldiretti Ravenna Nicola Dalmonte in relazione allo stallo della trattativa per l’apertura di una campagna assicurativa.

Coldiretti Ravenna registra, infatti, un andamento climatico molto simile a quello della scorsa annata, con temperature che tenderanno ad un ulteriore rialzo dall’inizio della prossima settimana e quindi con il pericolo sempre più elevato di escursioni termiche importanti, tali da innescare gelate che avrebbero un effetto devastante sulle piante prossime alla fioritura. «Davanti a questo, mentre la parte agricola ha fatto di tutto per agevolare l’accordo – afferma Dalmonte – quella assicurativa si guarda bene dal firmare, innescando una melina a dir poco velenosa, tanto che le compagnie sembrano addirittura aver fatto ‘cartello’ in tal senso, non rendendosi conto che la giungla comportamentale in cui le stesse volutamente si stanno muovendo, che mette in serio pericolo la sostenibilità economica del sistema da parte di chi vuole fare la polizza, rischia sempre più di diventare nel tempo una steppa arida prima di tutto proprio per loro».

Coldiretti non ci sta e richiama la parte assicuratrice alle proprie responsabilità: «Le compagnie si devono rendere conto che stanno diventando le protagoniste di una tempesta perfetta, un mix micidiale tra un clima fuori controllo e la mano dell’uomo rappresentata dalle stesse, i cui effetti potrebbero essere difficilmente recuperabili. È necessario che l’accordo venga chiuso al più presto – ribadisce il presidente Dalmonte – non dimenticando che così come è strutturata in questo momento la materia assicurativa, salvo improbabili mutamenti di approccio nella trattativa, 12 sono i giorni che devono passare tra la firma dell’assicurazione e l’effettiva copertura assicurativa delle colture per il gelo. Il tempo è già scaduto, non possiamo più accettare questa situazione. Se il cartello dovesse continuare un ricorso all’Antitrust sarà l’unica logica, immediata conseguenza».