Europee, candidati ravennati: 8mila preferenze per Padovani, 1.389 al vicesindaco

Ecco come sono andati i cinque di Ravenna in corsa nel Nord-Est tra Lega, Più Europa, Europa Verde, Fratelli d’Italia e Pdf

Fusignanieuropee

Eugenio Fusignani durante la campagna elettorale per le Europee 2019

Oltre alla percentuale dei partiti su base provinciale c’è un altro dato che può incuriosire nello spoglio di queste elezioni Europee ed è il risultato personale dei cinque candidati ravennati nella circoscrizione Nord-Est. Secondo i dati del ministero per l’Interno a prendere più voti, come naturale visto il risultato del suo partito, è stato Gabriele Padovani (Lega) che ha incassato 7.935 preferenze (di cui 4.095 in provincia di Ravenna). Meglio di lui ha fatto solo il capolista Salvini con 10.440 su totale dei 63.771 voti presi dal Carroccio in provincia (più di mezzo milione nella circoscrizione).

Secondo classificato di questa corsa a cinque Mirko De Carli del Popolo della Famiglia, unico capolista ravennate. Il suo Pdf ha ottenuto un deludente 0,5 percento in provincia e lui ha avuto 93 preferenze. Ma a livello di circoscrizione le preferenze sono state 1.966.

Sul podio sale Fatou Lo Boro: 178 i voti raccolti in provincia dalla candidata nella lista Europa Verde sostenuta anche da Possibile, che si è però fermata al 2,6 percento dei voti. Il totale di circoscrizione è 1.783.

A Gianfranco Stella, in lizza con Fratelli d’Italia, sono andate 279 preferenze ed è secondo della sua lista in provincia sotto le 1.510 di Giorgia Meloni, capolista di un simbolo che in provincia ha preso il 4,1 percento, al di sotto del risultato nazionale che è stato invece del 6,5 percento. Per Stella le preferenze complessive sono state 1.694.

Chiude la cinquina il vicesindaco del Comune di Ravenna, il repubblicano Eugenio Fusignani che era candidato con Più Europa, lista che non ha superato la soglia di sbarramento a livello nazionale e anche a Ravenna si è fermata al 3,3 percento pari 6.431 voti. Fusignani ha incassato ben 823 preferenze nel Ravennate scavalcando anche il capolista Pizzarotti che si è fermato a 538. In totale per lo storico esponente dell’Edera le preferenze sono state 1.389.

Per quanto riguarda le possibilità che i cinque ravennati arrivino davvero a Strasburgo è presto detto: tre liste non hanno raggiunto la soglia di sbarramento del 4 percento e quindi non hanno speranze, per gli altri due invece la posizione nella graduatoria è talmente in basso da rendere realisticamente molto improbabile qualunque elezione.

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