Dopo l’incidente di ottobre era stata realizzata una soluzione temporanea per consentire l’irrigazione di mille ettari di coltivazioni
Il servizio tecnico della Regione, dopo aver redatto un progetto per il ripristino statico della chiusa e della strada statale Ravegnana, ha iniziato i lavori a novembre, a brevissimo tempo dalla tragedia, mentre il Consorzio di Bonifica si è subito attivato per trovare le soluzioni ottimali per ripristinare la funzione principale della chiusa, quella irrigua. Attraverso una chiavica a monte dello sbarramento viene infatti invasato il canale del Molino di San Bartolo, un vettore irriguo a servizio di 103 aziende agricole per un totale di mille ettari di terreno coltivato.
A marzo, inizio della stagione irrigua, il Consorzio è riuscito ad approvvigionare il canale del Molino mediante un gruppo di sollevamento mobile e un sistema di ture per consentire lo spostamento della pompa in relazione all’avanzamento del cantiere regionale per la messa in sicurezza statica della Chiusa. Con questa soluzione provvisionale e il costante monitoraggio delle esigenze irrigue effettuate dal personale consortile, che ha sempre lavorato in coordinazione coi tecnici regionali, è stato possibile garantire l’irrigazione dei mile ettari di colture.
Il 10 giugno sono state concordate le fasi operative con la direzione lavori della Regione e da domani, 12 giugno, verranno innalzate le paratoie della chiusa con step progressivi di 50 cm ogni 4/6 ore: l’avvio della derivazione a gravità avverrà mercoledì 12 e nei giorni successivi si riporteranno le quote di livello del canale nelle condizioni ordinarie.