Investiti 7.200 euro per scovare chi odia gli animali. Pronta la convenzione con la prefettura di Bologna
Negli ultimi anni le segnalazioni in merito a bocconi avvelenati si sono moltiplicati. Ricordiamo ad esempio il caso del quartiere San Giuseppe ma anche la vicenda di Riolo Terme dove, nel 2016, un uomo fu arrestato dai carabinieri per maltrattamenti: oltre ad attentare agli animali con polpette contenenti chiodi uncinati rivendicava le sue azioni e l’odio contro gli animali con tanto di volantini.
Le richieste di mettere le fototrappole, di fronte a questi episodi, si sono moltiplicate nei mesi e sono arrivate in tal senso, lo scorso anno, sollecitazioni dal consiglio comunale e anche da quelli territoriali. Ora si passa dalle parole ai fatti.