Anche quelli in ospedale non sono in gravi condizioni. Uno dei pazienti è residente fuori regione e altri 3 hanno avuto contatti con altre aree, fuori provincia o fuori regione, che verosimilmente sono stati causa della positività. Il totale dei casi ravennati sale a 24 (compresi i due guariti)
I cinque nuovi casi ravennati, fanno sapere le autorità, sono tutti uomini tra 50 e 89 anni di età. Un 79enne è a domicilio, gli altri quattro sono ricoverati al “Santa Maria delle Croci” sebbene i loro sintomi non siano gravi. Uno dei pazienti è residente fuori regione e altri 3 hanno avuto contatti con altre aree, fuori provincia o fuori regione, che verosimilmente sono stati causa della positività. L’altro paziente rientra tra i contatti di soggetti già risultati positivi. È quanto emerge dall’indagine epidemiologica effettuata dal dipartimento di Sanità pubblica di Ravenna dell’Ausl Romagna, che ha inoltre individuato i contatti stretti che i pazienti hanno avuto in provincia, attivando per loro la quarantena domiciliare con monitoraggio attivo, come previsto dai protocolli.
L’89enne e il 50enne sono residenti nel comune di Cervia. Sui loro casi fa il quadro Massimo Medri, sindaco della località costiera: «Il primo ha contratto il virus fuori Regione, il secondo è venuto a contatto con il virus fuori Provincia dove lavora, entrambi si trovano ricoverati nel reparto di Malattie Infettive a Ravenna. L’Ausl Romagna sta lavorando con efficienza e altissima professionalità e ha definito procedure e controlli rigorosi, si è prontamente occupata dell’indagine epidemiologica e ad isolare le persone che hanno avuto contatti con i due casi. Invitiamo per ora tutti i cervesi a fare affidamento solo su fonti istituzionali e ufficiali e a seguire le indicazioni divulgate in questi giorni dal Ministero».
Complessivamente in regione ci sono 669 persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 98 (8 in più rispetto a ieri). E salgono a 31 (ieri erano 30) le guarigioni. Crescono anche i decessi, passati da 70 a 85: 15, quindi, quelli nuovi, che riguardano 3 donne e 12 uomini; la maggior parte delle persone decedute aveva patologie pregresse, in qualche caso plurime, mentre per 5 pazienti sono ancora in corso gli approfondimenti. I nuovi decessi si sono registrati uno nella provincia di Bologna, 3 in quella di Reggio Emilia, 2 in quella di Parma, 6 in quella di Piacenza e 3 in quella di Rimini.
Nell’ambito delle esigenze segnalate da carceri e strutture penitenziarie, è stata montata ad opera dei volontari di protezione civile una tenda davanti al carcere di Ravenna.