Le sistemazioni sulla costa ravennate rientrano tra le mille raccolte dalla Regione per affrontare i due fronti più delicati: contagi domiciliari e nelle residenze per anziani
Dall’analisi dei dati regionali da inizio epidemia è emerso che, per quanto riguarda le persone positive a Covid-19 che abitano con conviventi in quarantena a domicilio, i contagi rappresentano in media l’11,4 percento di quelli totali. Una percentuale che si alza al 18 considerando invece i dati dal primo aprile ad oggi; dato che dimostra come, nonostante una riduzione del numero dei contagi, la componente relativa a questa tipologia risulti sempre più rilevante. Nel caso delle strutture residenziali sociosanitarie, la componente di contagi rilevata rappresenta il 7 percento di quelli avvenuti dall’inizio dell’epidemia. Anche in questo caso, nel periodo compreso fra il primo di aprile e oggi l’incidenza sul totale è aumentata, raggiungendo il 15.
Altro fronte sul quale la Regione è al lavoro da settimane è la ricerca di soluzioni al problema della carenza di personale nelle Cra: oltre ad aver sbloccato i corsi di formazione professionale per operatore sociosanitario e permesso di svolgere online l’esame finale, una circolare del 20 marzo aveva stabilito alcune specifiche disposizioni di sicurezza per i centri residenziali per anziani e disabili. Tra queste, la possibilità, per sopperire alla grave mancanza di personale, di inviare alle Aziende Servizi alla Persona (Asp) parte delle nuove assunzioni fatte dalla Sanità regionale e alcune deroghe alle qualifiche professionali necessarie per ampliare la platea dei lavoratori all’interno delle strutture di ricovero per anziani e disabili.