Due episodi in una settimana ma altri casi già in passato. Il consigliere territoriale Benzoni segnala la situazione: «La presa in carico delle salme costa 500 euro, almeno si possa morire con dignità»
Ma non c’è solo questo. «I familiari della persona deceduta ci hanno mostrato anche l’incuria della camera ardente: pareti con mattoni a vista coperti da una mano biancastra di umidità e sudiciume e ragnatele in angolo sul soffitto. Al suo esterno, l’arcata sull’accesso è perfino occupata da erbacce».
Benzoni fa un calcolo delle spese che devono sostenere i familiari dei defunti: la presa in custodia della salma presso la camera mortuaria costerà esattamente 498,88, per la presa in custodia in giorno non festivo e non in orario notturno, la vestizione/preparazione della salma e la refrigerazione. «Per fortuna è un servizio pubblico gestito in monopolio, con tariffe fissate dal Comune».
A fronte di tutto questo, il consigliere territoriale ritiene che «quanto meno i clienti, considerati tali, della camera mortuaria abbiano diritto a un servizio efficiente di custodia e di sicurezza, organizzato allo scopo con presenza fisica e a un luogo preservato dall’incuria e dal degrado. In poche parole, a morire con dignità».
Per questo Benzoni rivolge un’istanza al presidente del consiglio territoriale di Ravenna Sud, competente per l’are, «affinché accerti dalla dirigenza politica e/o tecnica del Comune di Ravenna come sia possibile far valere i diritti di cui sopra nella gestione ordinaria della camera mortuaria cittadina».